CI SONO PICCOLE AVVISAGLIE (COME QUELLA VOLTA IN CUI, MENTRE JACK NICHOLSON con la mannaia ululava «Wendyyyyyy! Sono a caaaasa!! È arrivato il lupo cattiiiiivo!», terrorizzando anche il geranio) tu ti sei appisolata davanti alla tv. Continui a ignorarle. Finché tutto accade nell’arco di un giorno. Ti svegli rutilante thirtysomething (single), vai a letto praticamente quarantenne (sola). E non è neanche la data del tuo quarantesimo genetliaco, ma una qualsiasi compresa tra i trentasette anni e mezzo e i trentotto e tre quarti. Chi non se ne volesse convincere, affronti la prova chiffon: «Quel vestitino di chiffon che hai messo in mille occasioni. Un giorno lo infilerai, e dallo specchio ti fisserà quel genere di donna che indossa le mezze sottovesti e porta una confezione di salviettine rinfrescanti nella borsa. È impressionante come questo vestito possa passare da essere il tuo facilitatore Holly Golightly a un fiasco totale». Prima grande verità da affrontare: è arrivato il lupo cattivo. La mezza età è già qui. Non ha intenzione di risparmiarti e, quel che è peggio, è retroattiva. Ma c’è anche la buona notizia: se ti sforzi di non pensare mai più al termine “mezza età”, uno dei più mortificanti della lingua italiana, e lo sostituisci con un radioso “fortysomething”, sei già quasi fuori dal tunnel. Al resto pensa Shane Watson, la columnist del Sunday Times che si è innamorata e sposata nei suoi “mid forties” e che, con How to Meet a Man After Forty and Other Midlife Dilemmas Solved (Penguin Books, in uscita a fine giugno da Sonzogno), è capace di traghettare ogni ex thirtysomething al successivo stadio evolutivo. Qui si impara che 40 (e passa) è il nuovo numero perfetto (per l’amore, s’intende. Meno per le calze sopra il ginocchio portate coi tacchi che prima ti rendevano sexy-sbarazzina, o per i cardigan slabbrati che prima erano così bobo, adesso solo boh). Di seguito alcune riflessioni liberamente ispirate dal manuale: per una presa di coscienza costruttiva. Per ritrovarti presto, orgogliosamente matura, sulle ginocchia di Lui.

«DA QUALCHE PARTE LUNGO LA FILIERA LE CELEB, le modelle e le donne sposate a uomini insensatamente ricchi (donne che vengono sostituite se non riescono a mantenere lo stesso identico aspetto di quando si sono sposate) sono state confuse con la gente normale. Ora siamo tutte giudicate dagli standard stabiliti da Cate Blanchett e Nicole Kidman (anche se inizia a sembrare un po’ strana, no?)». Su questo equivoco epocale c’è poco da commentare, ne prendiamo atto. Ed è impossibile risalire la filiera e riparare il guasto, ogni donna d’oggi intimamente lo sa. Delle due l’una: imboccare la via chirurgica e diventare ogni giorno un po’ più strana, come la Kidman. Oppure constatare (e godere del fatto) che anche la Kidman non è più quella di una volta. In entrambi i casi, come si vede, ci si tiene occupate. Qualsiasi geriatra vi dirà che una sana attività psicofisica mantiene giovani e allunga la vita.

«UN BEL TUBINO BLU NAVY, PULITO E FORMALE, E UN CAPPOTTINO PRINCESSE da accompagnare a una piccola borsa elegante. Questo look non invecchiava Jackie O, ma per favore, lei era unica e parliamo di più di quarant’anni fa. Possiamo andare in giro così? Carla Bruni ha iniziato a mostrare ogni centimetro della sua età da quando ha sposato il suo presidente tascabile e ha mollato i jeans e i poncho per mettersi cashmere a trecce, mocassini, pantaloni beige e completi grigi». È vero. E più i commentatori decantano la classe europea della Bruni, più a noi cade l’occhio sulla sua sottile decadenza fisica. Nessuna aveva osato dirlo prima di Shane: lo stile bon ton ammazza educatamente la quarantenne. La borghesia dona alla giovinezza. Per quanto sia ingiusto, anche il giovanilismo dona solo alla giovinezza.

Per cui: «COSA DOVRESTI ELIMINARE prima di compiere i quaranta: make up glitter, gioielli finti, trecce, tute, gonne a balze, fasce per capelli e bandana, cavigliere, t-shirts delle rock-band, tatuaggi, leggings». Brusìo di malcontento. Direte che tutto è relativo e ciò che importa non è cosa, ma come lo si porta. Ma siete sicure del vostro come? Abbiate il coraggio: chiedete alla nipote adolescente cosa pensa del vostro look. Vi dirà che è ok. Attenzione a come lo dice.

SHANE SOSTIENE CHE UNA QUARANTENNE SINGLE HA BISOGNO tassativamente di tre amiche appartenenti a tre tipologie ben precise: «La Saggia Amica Sposata. (...) La sua vita deve essere in totale contrasto con la tua, e la sua casa un paradiso addomesticato dove puoi rifugiarti e leccarti le ferite. Ha sempre il frigo pieno e la porta aperta (...)». «L’Amica Mentore. Se devi comprare un vestito importante o un appartamento o decidere di un’offerta di lavoro, consultala (...). Solo lei ti dirà cose come: “Hai dieci anni di troppo per la frangetta. Fattene una ragione”». «La Single Arrabbiata. Non è proprio arrabbiata, e nemmeno necessariamente single, ma è pronta ad arrabbiarsi se qualcuno fa osservazioni sulle capacità delle donne. (...) Non è mai troppo stanca, né troppo occupata per non mollare tutto per te, e da quando la conosci non è mai scesa a compromessi col suo stile di vita. Dice cose come: “Oh, che si fotta - e comunque era troppo basso”. “Puoi farmi un rabbocco? Non sento l’alcol”». Ora. Il brutto dei manuali è la tendenza alla schematizzazione. Quello di cui Shane non tiene conto è che il materiale a disposizione è più frequentemente: l’Amica Sposata Arrabbiata (è lei che di solito ha bisogno del rabbocco di rum) per esempio, o la Nemica Mentore (che ti dice che stai bene con qualsiasi vestito ti provi e ti conduce alla rovina). In confronto, tu sei la Single Saggia, e di solito va a finire che loro si rifugiano nel tuo monolocale per leccarsi le ferite. C’è di buono che hai il frigo vuoto e vanno via presto. In ogni caso se una quarantenne non ha ancora trovato l’uomo giusto, può sempre dedicarsi alla ricerca di amiche che si avvicinino ai rigidi parametri di Shane. Col rischio che, assorbita da questo diversivo, si imbatta distrattamente in Lui.

«MI STO TRASFORMANDO IN MIA MADRE?». Ogni fortysomething viene assalita da questo dubbio, più o meno atroce a seconda della madre. La questione può essere sintetizzata così: ci sono cose di buonsenso che lei ha sempre detto sul rapporto donna-uomo e non sei mai riuscita ad ammettere. Bene, è il momento: ammettile. Per cominciare hai un disperato bisogno d’amore e sei fragile: abbandona l’attitudine virago. Infatti non sei una virago, ma reciti così bene che tutti (tranne tua madre e il geranio) credono di sì. Poi reintroduci nel tuo vocabolario il termine “sciatteria”, che avevi ripudiato al grido di «shabby è chic», perché la sciatteria esiste ed è pericolosa. Nei casi più gravi può anche uccidere. E poi rassegnati all’evidenza: tutto ciò che vuoi, alla fin fine, è un uomo gentile, con senso dell’umorismo e con cui balli bene (se il tuo ultimo lento è stato Take My Breath Away in gita di terza media, puoi prendere questa immagine in senso metaforico. Ma inizia a frequentare una balera).

«FAI QUALCOSA IN MODO DIVERSO». È una delle dritte più sofisticate che si possano leggere su un manuale per donne single. Situazione: ci siamo. Stai per andare a un party che promette incontri interessanti. Chiunque (compresi tua madre e Jack Nicholson) ti direbbe di essere il più possibile te stessa, per sentirti a tuo agio. Sbagliato. Devi uscire dal tuo cliché: «Metti i tacchi invece delle scarpe basse, un vestito scivolato invece dei jeans, fai qualcosa di inaspettato coi capelli: magari non starai oggettivamente meglio, ma ti sentirai come se avessi cambiato marcia. Fa parte del gioco (dopo un periodo di sottoesposizione) credere di meritare veramente l’attenzione, e per farlo devi sorprendere te stessa». Però forse è meglio la riforma che la rivoluzione. Se da Golightly ti trasformi in Winehouse, le cose potrebbero sfuggirti di mano.

METTIAMO CHE L’UOMO DELLA FESTA NON SCAPPI, e anzi esaudisca le più rosee previsioni. Dopo il primo incredulo stordimento, la fortysomething non si lascia certo incantare da qualche parola dolce e una notte di buon sesso. Vuole risposte certe: lui è finalmente Lui? Shane individua i segni inequivocabili. I più significativi: «Ti fa sentire la donna più attraente del mondo (...): potrebbe andare in missione di pace con Scarlett Johansson e dormiresti come una bambina. Provi un senso di velocità che ti spinge in avanti - vengono fatti progetti (...). Di solito sai che una relazione non andrà da nessuna parte quando lui è riluttante a partecipare agli eventi dei familiari. L’uomo giusto non vede l’ora, vuole la loro approvazione: ha un piano. Sa fare abbracci veri, che disperdono la tensione». Il nostro preferito però è questo: «Puoi sederti tranquillamente sulle sue ginocchia senza cercare di trattenere il tuo peso». Ogni donna veramente matura sa di cosa Shane sta parlando. Quella disagevole sensazione di sentirsi “troppe”, anche se si è un fuscello. La paura che anche lui abbia arti teneri come stracchino. Un tempo si diceva spalle larghe, ma questa variante anatomica che coinvolge i quadricipiti è più facile da testare. La consigliamo a flirty fortysomething di ogni taglia e misura.