Arrivano un po' alla volta, qualcuna con lo zaino di scuola ancora sulle spalle, qualcun’altra con bellissimi fiori di stoffa nei capelli, in perfetto dress-code per l’occasione. Ad attenderle, nel vivaio di Ingegnoli in viale Pasubio a Milano, c’è Giulia Negri da Oleggio Santagostino, consigliere di Orticola e responsabile dei progetti Junior di questa storica associazione no profit che si occupa di cultura del verde in ogni suo aspetto.

Sono una dozzina, tra bambine e ragazze, alcune già si conoscono, tutte sono in curiosa aspettativa: sono qui per partecipare a una lezione estemporanea di giardinaggio tenuta da Margherita Lombardi, giornalista ed esperta di giardinaggio e botanica, anche lei coinvolta nei progetti kids della fiera floreale di Milano (segnare in agenda: la prossima manifestazione di Orticola si tiene dall’11 al 13 maggio). Per tutte è la prima volta, «mi spiace solo che non ci sia nessun maschio», dice Giulia, «in realtà un paio sarebbero anche venuti, ma mi è sembrato giusto avvisarli, sarebbero stati in netta minoranza. E giustamente hanno optato per il pallone!».

Primo atto, indossare il grembiule verde di Orticola, che fa subito entrare nel ruolo. E poi si parte con un tour introduttivo: Margherita Lombardi guida le bambine nel vivaio in liberatoria esplorazione. L’invito è osservare da vicino foglie e arbusti, e poi toccare e annusare le piante senza timore (ma mai assaggiarle: è la prima regola da impartire quando si porta un bambino piccolo in un giardino, molte erbe possono essere tossiche). E già qualcosa succede. Sollecitate, le piccole giardiniere esplorano vasi e vasetti, e iniziano a fare domande: come si chiama questa pianta, perché queste foglie sono quasi bianche, etc. etc.? La biondissima Benedetta non resiste: «Mamma, senti, quest’erba sa di Calippo verde...», esclama. Margherita intanto spiega che ci sono foglie grandi, piccole, piccolissime. Rotonde, a cuore, ondulate, pelose, foglie che muoiono ogni autunno e altre che non cadono mai. Che quelle grassocce trattengono acqua all’interno, mentre quelle che contengono oli, magari profumati come nella lavanda, riducono così l’evaporazione dell’acqua e quindi resistono nei terreni assolati. Ogni foglia (e ce ne sono migliaia) serve a riconoscere una specie diversa, ed è la giusta risposta di adattamento al luogo dove la pianta cresce. Non è un meraviglioso messaggio? In natura le classifiche non esistono, non ci sono erbe buone o cattive, fiori brutti o belli, ma semplicemente piante che hanno imparato a vivere al meglio, proprio grazie al loro aspetto e carattere. «Se i bambini iniziano a fare giardinaggio da piccoli, lo ameranno per sempre. Mentre appassionarsi da grandi è molto più difficile», spiega Giulia.

Ma cosa può fare una mamma di città per far venir voglia di natura a ragazzini cresciuti ad asfalto e cemento? «Un buon inizio può essere il famoso seme di fagiolo, di scolastica memoria. Piantatelo insieme, l’importante è cominciare con qualcosa di facile, che dia dei risultati positivi. I bulbi sono un altro esperimento indovinato, ci si può sbizzarrire con tulipani, iris, amaryllis. In ogni stagione, ce ne sono di bellissimi, a crescita garantita».

E riguardo la nuova passione per l’orto in casa? «È provato, le patate americane prosperano anche sui balconi metropolitani, e poi ci sono le erbe aromatiche, stimolano i bambini a cimentarsi anche in cucina. A Milano, davanti alla Chiesa Protestante di via Marco De Marchi, abbiamo avviato l’Orto della Fede, interamente affidato a due scolaresche che stanno facendo un ottimo lavoro. Il nostro prossimo impegno come associazione è infatti un grande progetto di Orticoltura Urbana (vedi suorticola.org). Ma per parlare di natura ai piccoli ogni occasione è buona: con i miei figli mi fermo spesso davanti ai fiorai, un po’alla volta iniziano a conoscere nuove specie botaniche. Può servire anche un libro fotografico da sfogliare insieme e, nella bella stagione, non perdetevi la visita di qualche bel giardino italiano,come quelli di Villa Ottolenghi in Monferrato o l’Orto Botanico di Palermo».

Intanto il corso entra nel vivo, è ora finalmente di sporcarsi le mani! Armate di palette e vasi, le piccole giardiniere stanno per imparare a piantare un bulbo, una sorta di cipollotto da cui in questo caso spunterà un ciclamino, ma potrebbero essere anche bulbi di narcisi, o di primaverili giacinti. Margherita dà le istruzioni, le bambine si mettono in azione, se si perdono in qualche passaggio chiedono aiuto: nel vasetto bucato, si copre il fondo con uno strato di sassolini, per permettere all’acqua di non ristagnare. Poi si riempie il vaso di buon terriccio, sino a un terzo dell’altezza. Ci si appoggiano 3/4 bulbi, più o meno in mezzo, ma non troppo vicini, perché se uno si guasta contagia gli altri. Poi si copre con altro terriccio, si schiaccia un po’ la terra (non troppo), si bagna e... si inizia ad aspettare!

Più variopinta la seconda parte della lezione: ognuna ha una piantina da rinvasare, che poi si porterà a casa. Di sicuro le future giardiniere se ne prenderanno buona cura.

Abc Verde

● Un manuale efficace e godibile per creare un giardino fiorito: Lo Sai che i Papaveri... di Nadia Nicoletti (Salani, 12 E) dà regole semplici e piccoli trucchi per i giardinieri dai 7 anni in su. La prefazione porta le firme di due guru del giardinaggio, Paolo Pejrone e Pia Pera.

● Annunciate da una poesia di Paul Verlaine, le tavole illustrate di Primavera, Estate, Autunno, Inverno di Pittau & Gervais (Topipittori, 25 E ) sono un elegante erbario animato, in cui a ogni pagina verdure, frutti e fiori di tutte le stagioni svelano i loro lati nascosti.

● Più mediterraneo non si può. Un semino come me, di Anna Matarese e Claudia Polizzi (Becco Giallo, 15 E) è un libro illustrato dedicato al pomodoro: insegna a coltivarlo in terrazzo, a distinguerne le varietà, a cucinare salse favolose. Corredato di semi biologici.

● Come ogni estate, da giugno fino a fine luglio, la Scuola Agraria del Parco di Monza (monzaflora.net) organizza vere e proprie Settimane Verdi per bambini dai 6 ai 10 anni: giochi e attività didattiche con la guida di educatori per avvicinarsi alla natura. Infine, sul sito Tutto Bulbi (tuttobulbi.it) trovano istruzioni e consigli anche i super principianti.