La bellezza è sempre provocazione, in questo folle mondo pieno di dolore. La vitalità senza tabù di Anton Yelchin ne strappa frammenti preziosi anche al riflesso che non vogliamo mostrare agli altri, inquadrando da altre prospettive ogni cosa. Guardando dentro di se e l’altro dietro la maschera, l’attore e il regista di un’esistenza interrotta troppo presto, ci lascia senza fiato, come la fibrosi cistica che non gli ha impedito di esplorare l’intensità della vita in pochi decenni, rendendo il suo testamento spirituale una mostra fotografica e un film pieno d’amore, pronti a far brillare tutti come diamanti, inaugurando nuove prospettive culturali anche a Roma. Anton Yelchin è morto in circostanze assurde a 27 anni, dopo aver interpretato quasi settanta film, usando musica e fotografia per esplorare gli aspetti meno in luce e più vibranti della sua esistenza. Ogni fotografia di Provocative Beauty, appena inaugurata con la sua anteprima europea nei sontuosi saloni dello Spazio Field di Palazzo Brancaccio a Roma (fino 30 novembre 2019, ore 11- 19, tutti i giorni a ingresso libero), riapre la dimora storica dei principi Brancaccio ai linguaggi visivi della sua nuova programmazione e vocazione espositiva (operativa dal 2020).

Anton Yelchin, Provocative Beauty, mostra Roma, Videocittàpinterest
© Anton Yelchin, Courtesy Anton Yelchin Foundation/Videocittà
Anton Yelchin, Untitled #38, private collection

Anton Yelchin, Provocative Beauty, mostra Roma, Videocittàpinterest
© Anton Yelchin, Courtesy Anton Yelchin Foundation/Videocittà
Anton Yelchin, Untitled #7, private collection

Parallelamente il docu-film Love, Antosha, proiettato nell'Ex Caserma Guido Reni (di fronte al Museo Maxxi), arricchisce di stimoli anche la seconda edizione del Festival della Visione Videocittà 2019. La missione più vitale del film, della mostra fotografica e del libro che ne raccoglie molti frammenti nelle pagine di Anton Yelchin In Case of Fire (Cash Machine / FatherSons Press / Lurker LTD / Anton Yelchin, 2019), è portata avanti dalla Anton Yelchin Foundation, sostenendo gli sforzi e i progetti di artisti che devono fare i conti con disabilità e malattie debilitanti, proprio come Anton.

Ogni sforzo della fondazione, fondata dopo la tragica scomparsa del suo enfant prodige, investito dall’auto nel violetto della sua casa di Los Angeles il 19 giugno 2016, punta a investire al meglio l’eredità artistica e vitale del giovane attore, fotografo e musicista. Morto mentre stava girando il suo primo film da regista. Nato Anton (Viktorovich) Yelchin, nella Russia sovietica del 1989 da una coppia di pattinatori di origini ebraiche, cresciuto nella città degli Angeli e in quella dei sogni di Hollywood, sin dal primo ruolo in un film indipendente, a nove anni. Ne seguono una settantina, con ruoli che spaziano dalla "Carne fresca" del Zack Mazursky in Alpha Dog di Nick Cassavetes, al Kyle Reese che riporta alle origini il Terminator Salvation di McG, passando per l’indimenticabile Pavel Chekov dei tre episodi reboot del francise fantascientifico di Star Trek, al punto da spingere J.J. Abrams a non cercare un sostituto per il suo ruolo.​

Anton Yelchin, Provocative Beauty, mostra Roma, Videocittàpinterest
© Anton Yelchin, Courtesy Anton Yelchin Foundation/Videocittà
Anton Yelchin, Untitled #43, private collection
Anton Yelchin, Provocative Beauty, mostra Roma, Videocittàpinterest
© Anton Yelchin, Courtesy Anton Yelchin Foundation/Videocittà
Anton Yelchin, Untitled #48, private collection

Love, Antosha diretto da Garret Price, sta facendo il giro del mondo e dei suoi festival cinematografici, acclamato sin dalla presentazione al Sundance Film Festival, per il ritratto emozionato ed emozionante che restituisce del giovane uomo ed eclettico artista. Il protagonista di lettere e diari, fotografie e film, filmati di famiglia del piccolo incantatore e ballate innamorate di mamma, buca lo schermo, insieme alle testimonianze più sentite di parenti, amici, colleghi e personaggi del suo entourage.

I suoi genitori Viktor e Irina, insieme a Chris Pine, Ben Foster e Simon Pegg, con Kristen Stewart e Jennifer Lawrens, J.J. Abrams e Jodie Foster, Willem Dafoe, il grande Martin Landau o un narratore come Nicolas Cage (al suo meglio). I più vicini e sensibili alla faccia da angioletto che combatteva tutti i giorni con i demoni di una malattia pericolosa. Incuriosito da tutto quello che trova di se e dell'altro, sotto ogni riflettore e nell’ombra che accende la scena underground di Los Angeles e i sex club di Van Nuys.

Anton Yelchin Provocative Beauty, Spazio Field Palazzo Brancaccio, mostre Romapinterest
ph credit S. Marani
Anton Yelchin Provocative Beauty, allestimento Spazio Field – Palazzo Brancaccio, Roma, sabato 26 ottobre 2019
Anton Yelchin Provocative Beauty, Spazio Field Palazzo Brancaccio, mostre Romapinterest
ph credit S. Marani
Anton Yelchin Provocative Beauty, allestimento Spazio Field – Palazzo Brancaccio, Roma, sabato 26 ottobre 2019

Un volto forse meno noto ma vitalissimo di Anton Yelchin, protagonista assoluto della selezione delle oltre cinquanta fotografie dell’esposizione italiana nei saloni dello Spazio Field, curata da Clayton Calvert e Alessio de’Navasques, come un tour nelle complessità del suo universo interiore. Saturo, sovraesposto, fuori fuoco, come il riflesso di ogni spettatore che accoglie.

Bruciato dall’ardore che non conosce limiti e guarda in faccia anche la morte. Trasgressivo e sublime come la bellezza dell’effimero, la vita che sfugge, l’amore che non muore, come l’odissea quotidiana che non si limitava a far tossire Anton più spesso di altri, senza riuscire a fermarlo.

In modo analogo, non ferma artisti affetti da disabilità e malattie debilitanti, sostenuti dall’associazione che porta il nome di Anton e raccoglie fondi diffondendo ombre e luci del suo coraggioso stile di vita. Per contribuire, basta ospitare o condividere la mostra e il film, comprare il libro e le fotografie. L'inno alla vitalità che fa bene a tutti!

Anton Yelchin Provocative Beauty, Spazio Field Palazzo Brancaccio, mostre Romapinterest
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Anton Yelchin Provocative Beauty, allestimento Spazio Field – Palazzo Brancaccio, Roma, sabato 26 ottobre 2019
Anton Yelchin Provocative Beauty, Spazio Field Palazzo Brancaccio, mostre Romapinterest
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Anton Yelchin Provocative Beauty, allestimento Spazio Field – Palazzo Brancaccio, Roma, sabato 26 ottobre 2019
Anton Yelchin Provocative Beauty, Spazio Field Palazzo Brancaccio, mostre Romapinterest
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Anton Yelchin Provocative Beauty, allestimento Spazio Field – Palazzo Brancaccio, Roma, sabato 26 ottobre 2019
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Anton Yelchin Provocative Beauty, allestimento Spazio Field – Palazzo Brancaccio, Roma, sabato 26 ottobre 2019
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Anton Yelchin Provocative Beauty, allestimento Spazio Field – Palazzo Brancaccio, Roma, sabato 26 ottobre 2019
Anton Yelchin Provocative Beauty, Spazio Field Palazzo Brancaccio, mostre Romapinterest
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Anton Yelchin Provocative Beauty, allestimento Spazio Field – Palazzo Brancaccio, Roma, sabato 26 ottobre 2019