Georges de la Tour è stato il più celebre pittore francese del Seicento. E divideva i suoi dipinti in diurni e notturni. Nei primi, crudi e realistici, raccontava la miseria umana. Nei secondi, dominati da figure illuminata dalla luce delle candele, la pietà e la compassione. Un versione in salsa transalpina del nostro Caravaggio, ma meno tragica e tormentata.

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Georges de La Tour, I giocatori di dadi

Palazzo Reale di Milano dedica a Georges de La Tour, di cui si conoscono soltanto una trentina di tele in tutto il mondo, L'Europa e la luce, la più importante mostra mai realizzata in Italia attraverso un confronto tra i suoi capolavori e quelli di altri grandi del suo tempo. L'opening è previsto il 7 febbraio.

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Georges de La Tour (studio), L’educazione della Vergine

Diversi i capolavori da sottolineare con l'evidenziatore fluo. Ne scegliamo quattro: Maddalena penitente, La rissa tra musici mendicanti, Il Suonatore di ghironda col cane e I giocatori di dadi. Il percorso della mostra è arricchito da una ventina di opere di artisti coevi come Paulus Bor, Jan Lievens, Throphime Bigot, Frans Hals con due magnifici ritratti di apostoli, Jan van Bijlert, Gerrit Van Honthorst conosciuto in Italia come Gherardo delle Notti con la splendida Cena con sponsali dagli Uffizi.

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Georges de La Tour, Pagamento dei debiti

I quadri arrivano da alcune delle più grandi istituzioni internazionali del pianeta (28 prestatori spalmati su tre continenti), come la National Gallery of Art di Washington, il J. Paul Getty Museum di Los Angeles, la Frick Collection di New York, il San Francisco Fine Art Museum. Insomma si tratta di un'esposizione da non perdere. C'è tempo fino al 7 giugno.