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I 10 cartoni animati più tristi di sempre

Lacrimoni su lacrimoni, traumi infantili non ancora superati: la topten dei cartoni animati secondo un giornalista-papà.

Di Manuela Ravasio
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Getty Images

Possibile che Dumbo non sia al primo posto nella classifica dei cartoni animati che fanno piangere di più? Non c'è da stupirsi se la top 26 dei classiconi Disney (e non) che hanno commosso più generazioni al mondo sia un po' anormale. Perché ad averla stilata è un giornalista, Shea Serrano che l'ha pubblicata Grantland.Il risultato che noi vi proponiamo in una snella topten ha come fine sfatare il cliché tale per cui i grandi vanno a vedere cartoon solo per accompagnare figli o nipoti. Errore: a piangere sulle poltroncine ci sono soprattutto i grandi. Ecco per quali scene.

1. Up. 4 minuti e 18 secondi di magone che sfocia in lacrime: succede guardano Up, capolavoro Pixar del 2009, che secondo Serrano raggiunge il 100% di tristezza quando il protagonista Carl racconta con fotografie la storia d'amore con la moglie. Motivazione: troppo, troppo reale.
2. Alla ricerca di Nemo. Anno 2003 ancora Pixar e ancora lacrimoni per i grandi quando, all'inizio il padre di Nemo, Marlin, rimane vedovo e perde 399 dei figli in un sol boccone (di barracuda): si salva Nemo che è disabile. Picco dell87% di tristezza. Motivazione: il mammo smarrisce l'unico figlio rapito dagli umani.
3. Pinocchio. Poteva non stare sul podio il cartone animato Walt Disney che ha regalato più incubi di tutti? Certo che no, con un 81% di lacrime ecco che qui c'è tutto, solitudine, vecchiaia, malattie (il naso) e sfruttamento (il circo e i fenomeni da baraccone). Motivazione: piove sempre sul bagnato e Geppetto finisce nella pancia della balena.
4. Alla ricerca della Valle Incantata, 1988, Walt Disney manda sui grandi schermi dinosauri in via d'estinzione, con una scena brutale che assicura la tristezza del 75% per chi rivede questo film. Motivazione: l'uccisione di una mamma davanti al figlio sbranata da un ferocissimo T-rex.
5. Big Hero. Un ragazzino giapponese, protagonista del 2014 cartonato, si inventa una squadra di supereroi per risolvere una vita che gli si è complicata fin troppo: morto il fratellino-idolo, morti i genitori vince il 71% di tristezza incluso nel biglietto del cinema. Motivazione: è un bambino che non può sopportare tutto questo.
6. Il re Leone. Anche solo la colonna sonora è indice di un dramma per adulti: il 67% di indice di tristezza secondo Serrano fa di questo cartone una pellicola per chi ha la pelle dura. Un piccolo leoncino, Simba, accusato di aver concorso alla morte del padre, bugia creata dallo zio malefico. Motivazione: Lo zio conquista la vedova madre di Simba e diventa re assoluto.
7. Il gobbo di Notre Dame. Parliamo di un romanzo tragedia che fa venire i brividi anche ai lettori adulti di Victor Hugo figuriamoci a un bambino che vede uno storpio rinchiuso in una sinistra cattedrale. Con un 63% (percentuale che noi alzeremmo parecchio) qui si parla di un essere umano segregato perché troppo brutto. Motivazione: Quasimodo è figlio di una zingara nel 1480, epoca di massima persecuzione dei gitani.
8. Bambi. Come fa a non essere almeno sul podio? Eppure con un 61% di tristezza Bambi, dramma comparso sugli schermi nel 1942, è solo in coda ai grandi pianti del cinema per piccini. E' un classico che forse abbiamo imparato a digerire (colpa dei precedenti 7 film che hanno caricato altra tristezza). Motivazione: un cacciatore uccide la madre di Bambi, che rimane a piangere sotto la neve.
9. James e la pesca gigante. Questo è il film indie dei cartoni animati, dove c'è James orfanello sotto i 10 anni che vive con perfide zie, faccino corrucciato, amici strani (e creature sospette). 53% di tristezza sui toni del marrone. Motivazione: le zie deridono James perché i genitori sono stati uccisi da un rinoceronte.
10. Il libro della giungla. Secondo Serrano siamo al 50% della tristezza e pure con un po' di riferimenti antropologici importanti (vivere ed essere allevati da animali e non umani). Mowgli fa simpatia in mezzo a paffuti animali. Ma non tragga in inganno. Motivazione: perché nessuno lo adotta?

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UP4 minuti e 18 secondi di magone che sfocia in lacrime. Motivazione: troppo, troppo reale.

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Nemo
Motivazione: il padre smarrisce l'unico figlio rapito dagli umani.

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Pinocchio
Motivazione: piove sempre sul bagnato e Geppetto finisce nella pancia della balena.

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La valle incantata
Motivazione: l'uccisione di una mamma davanti al figlio sbranata da un ferocissimo T-rex.

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Hero
Motivazione: è un bambino che non può sopportare tutto questo.

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Il re Leone
Motivazione: Lo zio conquista la vedova madre di Simba e diventa re assoluto.

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