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I libri di psicologia sono guru di carta pieni di buoni consigli di giorno e di notte

A volte vaghiamo in cerca di qualcuno molto saggio che possa darci il consiglio giusto e non pensiamo

Di Giuseppe Fantasia
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Quanto crediamo in noi stessi? Si possono curare le ferite dell'anima? Come usare il nostro nemico interiore trasformando una situazione da positiva a negativa, o come dicono i buddisti, a trasformare il veleno in medicina? La soluzione è sempre una delle più antiche della storia: leggendo un libro. È buffo pensare che spesso vaghiamo per i meandri della vita, magari soffrendo, cercando una persona saggia a cui chiedere consigli. E la situazione è invece a portata di mano in qualsiasi libreria, magari quella davanti alla quale siamo passati soprappensiero. Oppure ordinandoli online. L’importante è leggerli sapendo che il fai da te non sempre risolve automaticamente il problema. Però leggere ci aiuta a sapere cosa non sappiamo. Poi ci sono gli specialisti, che ci aiutano a conoscerci realmente. Ma il libro resta sempre un buon inizio. Un ottimo inizio.

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Lo Zen e l'arte di aprire una porta aperta

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Sentirsi estranei a sé e al mondo è un male del nostro tempo, causato dall’abitudine a vivere per interposta persona, a far proprie le scelte, i gusti, le opinioni, le ideologie, perfino le fedi degli altri. Ci sentiamo sicuri solo stando in un gregge, sostenuti come siamo dalla massa che ci circonda e giustificati dal principio inossidabile del “così fan tutti”. Cosa ci spinge e – soprattutto – cosa dobbiamo fare per comportarci diversamente? Bruno Ballardini, filosofo di formazione nonché uno dei più riconosciuti esperti di marketing e comunicazione strategica in Italia, fornisce una spiegazione a tutto ciò in questo libro le cui storie e consigli sono tratti da La Porta senza Porta, uno dei più famosi e amati classici dello Zen. “Non imitare gli altri”, “Non avere fretta di darti una risposta”, "Abbandona ogni vanità”, “non discriminare”, non avere nostalgie” e “vai fino in fondo” possono essere dei punti da cui cominciare. Necessario. (17,90 su Amazon.it).

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Oltre sé stessi: Scienza e arte della performance

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Che cosa significa spingersi oltre i propri limiti e ottenere risultati straordinari? Il talento è una dote innata o va coltivato? A queste e ad altre domande hanno cercato di rispondere i due autori di questo libro, Giorgio Nardone, direttore e fondatore del Centro di Terapia Strategica di Arezzo (con alle spalle più di trent'anni di attività terapeutica) e Stefano Bartoli, suo personal manager. Insieme sono andati ad indagare le caratteristiche che consentono a un performer di raggiungere prestazioni notevoli, ma anche di proseguire nel percorso non facile di miglioramento e superamento dei propri limiti considerando la resilienza e la determinazione, la flessibilità e l'adattabilità. “Studiare la performance – ricordano - significa anche esaminare il ruolo della trance performativa e il ricorso alle moderne tecniche ipnotiche, individuare le modalità più corrette per valorizzare il talento per «guarire» i blocchi e le «psicotrappole» che impediscono al talento di esprimersi pienamente”. (7,50 euro su Amazon.it)

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L'arte di sbagliare: avventure nel margine dell'essere

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L'errore è pura e semplice creazione della mente che lo inventa. L'eccitazione che si prova quando si è nel giusto è innegabile, ma come tutte le esperienze piacevoli, anche questa non può essere una costante. “Non abbiamo sempre ragione, è impossibile, non siamo onniscenti come crediamo e bisogna rendersi conto che l'errore esiste”, scrive Kathryn Schultz, giornalista e scrittrice americana già vincitrice del Premio Pulitzer per l'articolo The Really Big One sul rischio sismico nel Pacifico nordoccidentale. Errare – ricorda più e più volte quasi fosse un mantra - è umano, eppure molti di noi passano la vita dando per scontato di avere ragione su quasi tutto, dall’origine dell’Universo a come caricare la lavastoviglie. “Per secoli abbiamo guardato all’errore come a un segno di ignoranza, stupidità, peccato, ma in realtà, la nostra capacità di sbagliare è una componente cruciale dell’intelligenza umana, inscindibile da alcune delle nostre più nobili qualità. È una parte vitale del nostro processo di apprendimento e di crescita. (14,25 euro su Amazon.it).

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Kintsukuroi: l'arte giapponese di curare le ferite dell'anima

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Il kintsukuroi è l'antica arte giapponese di aggiustare qualcosa che si è rotto. Quando si rompe una ceramica, i maestri del kintsukuroi lo riparano con l'oro, lasciando a vista la riparazione come memento di fragilità, di forza e di bellezza. “La ceramica è fragile, forte e bella, come le persone”, spiega lo piscologo spagnolo Tomas Navarro, autore di diversi libri sull'argomento e fondatore di un centro di consulenza per il benessere emotivo. Questo libro è un piccolo tesoro da conservare e condividere con chi si vuole davvero bene, perché è un manuale semplice che va dritto al punto, adatto a tutti, perfetto per comprendere il ruolo delle difficoltà nella nostra vita, come reagiamo davanti ad esse e quali conseguenze hanno sulla nostra esistenza e sulla nostra salute. La vita si può ricomporre, anche se farlo è un processo complesso che richiede diverse fasi. (11,90 euro su Amazon.it)

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Usa il tuo nemico: come lavorare con le persone di cui non ci fidiamo, che non ci piacciono o con cui siamo in disaccordo

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Fate come dice Adam Kahane che è uno dei massimi esperti al mondo nella gestione dei conflitti e che qui vi consiglierà di iniziare a pensare e ad agire in maniera differente restando sempre voi stessi. Collaborare, scrive, è necessario, ma più che una collaborazione classica – fondata cioè su una totale armonia tra i membri del gruppo, a suo avviso controproducente – è meglio iniziare una collaborazione elastica, perché capace di gestire la discordia e il confronto in modo da giungere a una soluzione che efficace per noi prima che per gli altri. Gli obiettivi possono essere raggiunti lo stesso anche se avete vicino un nemico. Provare per credere (12,75 euro su Amazon.it).

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