Silvia Stefini ha una mousse di ricci, un cane influencer su Instagram, CaneMarcoofficial, e un’azienda di vini in Franciacorta(insieme al fratello) che si è ripetutamente laureata all’Università del biologico 100% made in Italy. La sua etichetta, 1701, fa capolino sullo spioncino dell'attico all’ultimo piano del quartiere Isola. Sì, quell’Isola premiata dal New York Times per essere una città nella città da vedere una volta nella vita. Tanto bella (e saggia) da meritare un volo su Milano e l’affitto di una casa su Airbnb come questa che è l’essenza del quartiere Isola. Ci siamo seduti al tavolo di Silvia “versione” host (una delle N sfaccettature di questa imprenditrice generosa) per scoprire come mai, una donna perennemente on the road tra vigne che si affacciano sul Lago d’Iseo e Milano, città del bere, abbia scelto l’Isola come buen retiro.

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«Sicuramente qui c’è la vecchia vita di quartiere per quanto le piccole botteghe non sempre sopravvivono. Ho comprato e ristrutturato questo appartamento (comodissimo per 4 persone ma i posti letti sono per 6 ndr) quando l’Isola non era ancora quello che è oggi (hype ndr). Mi piace la luce che entra in soggiorno e nella cucina con il terrazzo che dà direttamente sullo skyline della nuova Milano».

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La grande isola della cucina è un invito a fare la spesa al mercato isolano, tornare a casa e cucinare, sorseggiando un vino 1701 «lascio sempre una bottiglia omaggio ai miei host e una selezione di vini ad hoc». Experience nel viaggio stesso. Una stupenda stampa di Gina Pane vi ruberà il cuore, un divano tortora vi inviterà a guardare il tramonto comodamente seduti con calice di rosè in mano, la vasca da bagno belle époque vi condurrà alla buona notte. E poi questa lista di consigli su cosa fare, vedere, provare in quartiere Isola redatta da Silvia in esclusiva per noi è l’inizio del nuovo mondo Airbnb ovvero i Trips: guide di viaggio che i locals creano appositamente per i loro guest. Eccone uno: fil rouge? B-o-l-l-i-c-i-n-e. Per "trovare" la casa di Silvia qui il link.

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Dove fare colazione in Isola. Colazione da Type in via Borsieri da Simona e Monica – da bere i loro nettari, accompagnati dal muffin al cioccolato di Sunil. Posto perfetto: sulle poltroncine davanti alla vetrata o quando fuori è caldo del nel dehor.

Dove fare la spesa in Isola. Sabato mattina mercato: irrinunciabile il banco del pesce in piazza Minniti e il banco dei formaggi in via Garigliano dove hanno il miglior gorgonzola di capra mai mangiato in vita mia.

Dove pranzare in Isola. Pranzo alla Cantinetta da Luca, non si può prenotare e quando si mangia fuori c’è la coda. Ma Luca fa miracoli, ti trova sempre un tavolo e se non c’è te lo porta fuori. In cucina c’è la mamma, Lina, che prepara piatti casalinghi a prezzi bassi bassi. Non sei un vero isolano se il sabato non hai mai pranzato alla cantinetta.

Dove fare shopping in Isola. Un giro da Algranti Lab per vedere i mobili artigianali, che più che mobili sono opere d’arte. E poi un salto per cercare un foulard o una spilla rétro da Les Vintage in via Thaon de Revel.

Dove fare merenda in Isola. Merenda alle Tre Chicchere con dolci di loro produzione.

Dove fare l’aperitivo in Isola. Da Surlì, piccola enoteca in via Thaon de Revel con un’ottima selezione di vini. Niente buffet ma taglieri abbondanti e con materie prime impeccabili. Se siete con un gruppo di amici meglio andare al Frida, storico locale dell’Isola o all’Anche bar.

Dove andare a cena in Isola. Chef J in via Farini, dove Chef Bing Chen fa una cucina manciuriana da paura! Poi assolutamente da Casa Ramen a mangiare il miglior ramen per mano di un italiano pluripremiato anche in Giappone. Per le pizze, invece: Pizzeria Fontana, Pizzeria Berberè, e il crudo di pesce alla portata di tutte le tasche da Pino alla pizzeria l’Isola del gusto. Se si hanno due lire in più da spendere, vale la pena andare al Ratanà.

Dove andare per l’ultimo bicchiere in Isola. Dopo cena Wasabi(quando è aperto) o Botanical con una grande selezione di gin, anche di loro produzione.

courtesy photo Airbnb