Appoggiata a un camion dei pompieri nel garage della centrale (Samantha, puntata 3, edizione 1). Ok lei è Samantha Jones e quella è la New York di Sex and The City. Ma nella vita reale esistono donne reali che sulla scia super hot del quartetto newyorkese, si concedono momenti di pura intimità negli angoli più folli della città? 5 storie di 5 donne che rivelano (a Refinery29.com) i 5 posti più strani di New York dove hanno fatto sesso.

Rose
Come tanti altri studenti della New York University, ho passato un sacco di tempo nella biblioteca dell’ateneo. Ero sempre lì, leggevo, chattavo con gli amici, o semplicemente socializzavo. Una sera io e il mio ragazzo per preparare un esame ci siamo trattenuti fino a tardi, saranno state le undici, non c’erà più nessuno, nella sala tutti i tavoli erano deserti. Quando ce ne siamo accorti ci siamo guardati attorno e poi negli occhi e siamo corsi verso il bagno delle signore. Non ricordo come andò l’esame, so solo che ho un ricordo bellissimo di quel momento solo nostro.

Alli
Mi sono innamorata di lui guardando le sue foto online. Era amico di un mio amico e lo avevo notato per caso tra le amicizie in comune. Lo contatto e dopo mesi di flirting, si è deciso, ha preso l’autobus, ha azzerato i chilometri che ci separavano e dopo 13 ore è arrivato a New York. L’ho ospitato per un paio di notti nella stanza che condividevo con la mia amica Soko, il mio letto era minuscolo quindi avrebbe dormito sul pavimento. Ma ci bastava l’idea di dormire vicini. La mattina dopo, prima che lui partisse, gli ho preso la mano, siamo saluti sul tetto e ci siamo persi nella più folle delle intimità.

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Sylvie
Quando vivevo a New York con il mio fidanzato dell’epoca ero giovane, bellissima e totalmente disinibita. Mi ricordo quella sera quando siamo usciti a cena e abbiamo bevuto così tanto da non ricordare quasi nulla la mattina dopo. Ho fatto fatica a rielaborare quello che avevamo combinato: appena dopo essere usciti dal locale, ci siamo infilati in un taxi vuoto fermo in sosta e tra i clacson delle auto di passaggio ci siamo dimenticati del mondo!

Rachel
Erano le quattro di pomeriggio di una normale giornata di lavoro. Se non fosse che, ancora non riesco a spiegarmi come, insieme a un collega mi sono ritrovata senza camicetta dietro un cassonetto a Williamsburg. Fu folle lo so, ma non potevamo trattenerci e poi non potevamo andare né da lui né da me, avevamo entrambi la famiglia a casa.

Caroline
Succede che un pomeriggio io il mio fidanzato decidiamo di lasciarci andare a un momento di pura intimità. Fin qui nulla di strano, se non fosse che guardando fuori dalla finestra della stanza affacciata sulla corte di un palazzo, mi accorgo che sul tetto dell’edificio è in corso una festa. L’attrazione più divertente? Noi nudi!