Quattro anni fa la voce di Andrea La Mesa era diversa: romana, ma il giusto. Ora ha una cadenza californiana che non ti aspetti. Da quel 2012 «anno incredibile per l’espansione di Airbnb: abbiamo aperto questo ufficio a Milano, poi l’headquarter europeo a Dublino» le cose sono cambiate parecchio. E Andrea La Mesa oggi è Director of Operations Airbnb Trips il nuovo modo di viaggiare lanciato a fine 2016 che in pochi mesi (inutile scommetterci) rivoluzionerà il modo di vivere e trarre profitto dai viaggi. La questione esce alquanto diretta tra le frasi di un iper entusiasta Andrea (sì dallo stagista al board di Airbnb passando, eccome, dal “via”): le experience permettono a chiunque non sia proprietario di una casa da mettere su Airbnb di poter offrire un servizio privato di turismo e poterne trarre un guadagno. Ora dopo Firenze una nuova città “esperienziale” è Roma, la sua Roma.

Andrea ora ti chiamano lo stagista diventato manager, ma hai mai avuto un dubbio, un cedimento, un “forse i tempi non sono maturi”?
Mai. Certo all’inizio mi domandavo se funzionasse in tutti i Paesi ma già allora (nel 2011 ndr) i dati parlavano da soli, gli host erano felicissimi di poter ospitare, di guadagnare un reddito extra.

Il fatto che a Roma non ci saranno le Olimpiadi influisce sul lancio di Roma, seconda città Trips in Italia dopo Firenze?
No, Roma come mercato è talmente grande e diversificato! Inoltre è una di quelle città-mete senza stagioni, questo è il suo forte.

Dove vivi oggi?
A San Francisco (e sì, gli brillano gli occhi ndr)!

Che è la città dove i bambini non hanno futuro: una recente inchiesta del Times ha analizzato quanto in città gli affitti siano arrivati a prezzi così stellari da compromettere il loro futuro…
I prezzi salgono sicuramente anche perché il numero delle persone che si trasferisce a San Francisco aumenta sempre più: ma vedo continuamente storie di persone che riescono a rimanere a San Francisco proprio perché mettono le loro case (intere o stanze) su Airbnb: vedo una realtà dove le persone riescono a restare nella loro città grazie anche a questa nuova economia.

Trips = mappare il mondo: è una definizione eccessiva?
Quando pensi al viaggio la casa è un elemento importante certo, ma è solo uno degli aspetti a cui vanno aggiunti le guide delle città, le esperienze su misura. Quindi secondo noi no, non è una definizione eccessiva: fa parte del dna iniziale di Airbnb. Pensando al primo ospite di Airbnb che è stato a casa dei founder, nel 2008, ci si è resi conto che la persona ha passato 3/4 giorni con Brian e Joe (Chesky e Gebbia ndr) andando con loro al ristorante, a una conferenza, in giro per il loro quartiere. Questo per dire che l’idea di experience è sempre stata all’interno del mondo Airbnb anche se non esplicitata come oggi. Ora quello che stiamo facendo è creare una piattaforma più strutturata. Il progetto Trips abbiamo iniziato a pensarlo 2 anni fa, poi la sua realizzazione ha impiegato 18 mesi.

Come si scelgono le città dove è possibile vivere e proporre Airbnb Experience?
Con le prime 12 città volevamo rappresentare equamente tutte le parti del mondo. Città chiave in alcuni Paesi (Firenze, Parigi, Londra) e poi alcune più inaspettate come Detroit, perché crediamo che il problema del turismo massificato di oggi sia che tutti vanno nei 10 posti più famosi quando invece ci sono altre centinaia di posti in-cre-di-bi-li. Per questo siamo certi che Trips sia un’opportunità: per chi viaggia di scoprire nuovi posti, per chi abita quei luoghi di rivitalizzare nuove economie. Parlando di veri e propri parametri diciamo che il numero di host per città non è una prerogativa sempre necessaria. Certo lo teniamo in considerazione ma ci sono anche realtà come L'Avana in cui vale la pena esserci anche se il numero di host non è altissimo.

Suggerimenti su come proporre le proprie Experience su Airbnb?
La selezione è fondamentale: se una persona vuole proporre un'experience va su Airbnb.com, descrive l’esperienza, meglio se accompagnata da foto esplicative (importante come per la casa: più veritiere e belle, più si verrà premiati ndr), e questo permette di valutare la qualità attraverso il nostro “protocollo di approvazione”. Perché vogliamo assicurare sempre qualità, valutando l’effettiva esperienza dell’host in materia, e poi sicurezza: esempio se un host volesse offrire un'experience di viaggio in elicottero vogliamo accertarci che abbia il brevetto di volo e numerose ore di volo alle spalle. Alta qualità e host competente: solo dopo che abbiamo verificato queste due voci permettiamo alle esperienze di andare "live".

Previsione del successo di Trips?
Sicuramente è presto però abbiamo i dati da novembre ad adesso: ci sono 700 host prenotabili e milioni di richieste di host che vogliono essere inseriti. Questo è un segnale importantissimo per noi quanto per gli host. Esiste già una comunità attiva di persone che vogliono offrire esperienze.

Magari sono persone che non hanno una casa di proprietà da proporre in qualità di host ma vogliono diventare parte del mondo Airbnb…
Esatto questa è la parte più forte: perché ora puoi partecipare al mondo del turismo e guadagnare anche se non sei un host con una casa online.

La percezione sbagliata che si ha ancora di Airbnb?
Come tutte le cose nuove non viene subito capita: perché, ricordiamoci, era un modello che non esisteva in passato. Ma è raccontando come e quanto Airbnb lavori con le esperienze locali che si possono spegnere un po' di pregiudizi. L'host guadagna dei soldi, il viaggiatore ha un’esperienza più autentica, l’indotto va all’economia locale.

In quante case Airbnb sei stato?
Tantissime…saranno 100. Pensa che ho vissuto per due anni su Airbnb, cambiando casa ogni settimana!

Era il training per entrare in azienda?
No, volevo conoscere gente e scoprire i diversi quartieri della città...ero a Milano.

All'Airbnb Open di Los Angeles a fine 2016 si è parlato di un futuro con prenotazioni dei biglietti aerei direttamente dall’app.
Sì, l’idea è di coprire l’intera esperienza di viaggio. Non abbiamo ancora chiarito come questo avverrà ma sicuramente il comearrivare a destinazione sarà fondamentale.

In cosa siete deboli o dovete migliorare, chi sono oggi i vostri competitor?
Vogliamo essere in ancora più città. Noi ci siamo sempre visti complementari e non competitor con altre forme di alloggio, mai opposti. E questo lo capisci dalla distribuzione degli airbnb: gli alberghi sono in zone centrali, gli airbnb li trovi anche in quartieri meno scontati. Possiamo sempre fare meglio: l’avventura è iniziata qualche anno fa ma non è ancora finita.