Se vivi a Milano da anni e via Vivaio l'hai solo sfiorata, camminando tra i bastioni di Porta Venezia e i giardini di Montanelli, allora, quando la attraversi per la prima volta, ti interroghi sulla fondatezza o meno dei viaggi spazio-temporali. Milano da bene andata e ritorno (peccato...) nel presente, Milano biglietto in prima classe (vedere le facciate dei palazzi per credere) per la capitale degli sciùri, dei profumi alla rosa e al tabacco, per la capitale dei completi in fustagno e delle pellicce vaporose. Milano centro storico, Milano Duomo, Milano Brera, Milano Navigli e non solo. Milan l'è on gran Milanperché se sbagli strada ti ritrovi faccia a faccia con una famiglia di fenicotteri che vivono (e sono) il giardino di una villa, panifici gourmand che sanno di storia (della focaccia perfetta), signori gentili che ti cedono il passo senza fartelo pesare nemmeno un po'. Scoprire Milano da soli e negli anni è bellissimo, scoprire Milano con Airbnb Experience in 24 ore/tre giorni/una settimana ti cancella dalla fronte la scritta "turista" e ti dipinge dolcemente quella di "esploratore". Noi lo abbiamo fatto insieme a Pier, l'host di Airbnb che ha aperto le porte del palazzo di famiglia per la sesta edizione di #casaMC (special party incluso!), ci ha spiegato perché dovremmo smetterla di essere titubanti e buttarci a capofitto in un progetto di house sharing che, capita, potrebbe cambiarti la vita...

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Quando e perché hai deciso di affittare casa su Airbnb.
Due anni fa. Usavo già Airbnb per weekend fuori porta o viaggi all’estero e mi trovavo sempre bene, così ho deciso di provare con il mio appartamento.

L’esperienza all’estero indimenticabile.
New York, Barbados, il Brasile più remoto, la Thailandia… Ma il luogo che mi è rimasto particolarmente impresso è il nord della Corsica.

Un motivo per convincere gli indecisi ad aprire la propria casa ad uno o più guest.
La fiducia, ovvero il concetto su cui si basa il progetto di Airbnb. Tranquillizzatevi e lasciate vivere i vostri spazi anche agli altri.

L’arredamento della casa è un mix di stili (ed epoche) diversissime: qual è stato il tuo “contributo”?
Era l’appartamento dei miei bisnonni prima e dei nonni poi. Del palazzo di famiglia, quindi, da un lato ho cercato di preservare il carattere di un appartamento di fine '800 mantenendo elementi quali la specchiera, il camino, i gessi e gli infissi, dall’altro ho inserito un tocco di attualità con gli arredi HOMMM, un brand di design che ho creato insieme ad un designer brasiliano.

L’angolo della casa che ti piace di più.
La libreria all’ingresso, è lì che trovo traccia di chi ha vissuto qui prima di me… Spesso ci passo del tempo, mi metto a cercare tra gli scaffali e trovo di tutto: libri antichi, diari di viaggio, vinili e tanti altri ricordi.

Raccontaci un po’ di te e della tua vita qui a Milano.
Ho iniziato a lavorare durante l’università in un’agenzia di eventi, la Urban FX. Facevo l’assistente del direttore di produzione e allo stesso tempo mi occupavo del dipartimento musicale. Sono stato la voce di Guida nella Jungla, storico programma radiofonico di Radio Popolare. Crescendo ho deciso di provare a creare un brand da zero, con l’aiuto di un amico designer brasiliano, Ricardo Antonio, che ho conosciuto in uno dei tanti viaggi in Brasile e che era il braccio destro del grande maestro Oscar Niemeyer.

E poi?
Nel 2012 è nato HOMMM, brand di design urbano e contemporaneo che nel 2017 ho venduto al nostro produttore di Pistoia.

Adesso?
Sono consulente esterno per HOMMM, mi occupo di ricerca di location per shooting, video ed eventi rivolti principalmente alla moda e al design, alcuni lavori sono stati svolti anche in casa mia. Ma chissà cosa mi riserverà il futuro!

LA colazione a Milano si fa da…
LuBar in via Palestro. Passo di lì tutte le mattine quando esco con Biggie e Tony, i miei due jack russel.

LA cena a Milano si fa da…
Gattò. Soprattutto il lunedì sera, quando non ho mai voglia di cucinare. E poi c’è sempre musica dal vivo!

Tre cocktail spot da provare assolutamente a Milano.
Jamaica Bar in Via Brera, Cape Town in Via Vigevano e Pinch sul Naviglio. Vado di vodka tonic o Bloody Mary a seconda dell’orario!

Che rapporto hai con la moda?
Praticamente nessuno, se non per lavoro. Mi vesto in modo molto semplice: jeans, t-shirt bianca e un golf. Ho un’attenzione maggiore verso le scarpe, mi piacciono molto le CB, una giovane realtà milanese di una ragazza in gamba.

I tuoi brand preferiti.
Stone Island,The North Face e Patagonia per quanto riguarda l’abbigliamento sportivo. Missoni e Paul Smith per quello più classico.

Il negozio di vestiti del cuore a Milano.
Antonioli in zona Navigli è sicuramente una bellissima realtà, da anni compie una grande ricerca e propone capi molto particolari. Ma amo anche curiosare tra negozietti e mercatini vintage, come East Market.

E quello di design?
De Padova, in pieno centro a Milano, era una delle vetrine di design più belle del mondo. Ora purtroppo c’è un negozio di un grande brand con le vetrine vuote… Attualmente, quindi, i negozi migliori sono Rossana Orlandi e NILUFAR.

…Chi è l’uomo nel quadro in salotto?
Inverno da Prata, il capostipite della nostra famiglia.