Luigi Fiano è la persona che vuoi incontrare in un circo andato a morire lentamente nell’Emilia. Luigi Fiano è la persona che vuoi veder viaggiare tra le rughe dei volti australiani con mano ferma e cuore oltre i metodi (suo questo portfolio stupendo tra le albe del Northern Territory). Luigi Fiano è la persona che ha risalito il Po per fotografare la mezza stagione, il mezzo tempo e quelle cartoline d’Italia che nessuno fotografa più. Una mostra a Milano vi attende: Luigi Fiano A River (To say nothing of the dog) presso lo studio *CLER di via Padova 27 (fino al 4 agosto su appuntamento) .
La dozzina perfetta, tante sono le fotografie del Po, percentuale preziosa di un lungo progetto di Fiano, River, iniziato 6 anni fa tra quelle anse bigie, fangose, solari e tiepide.
“Le storie che abitano questi luoghi sono come il fiume stesso. Nascono piccole, sottovoce, e poi muovendosi di paese in paese, rimbalzando da un argine all’altro, crescono come l’acqua, si ingigantiscono, a volte straripano, fino a diventare leggendarie” racconta Luigi.
Insieme al viaggio fotografico CLER presenta il film To Say Nothing Of The Dog di Ettore Favini e Antonio Rovaldi insieme a Emanuele Colombo, Francesca Beraldi e Federica Ravera: un estratto di vita di fiume, da Cremona alla foce.
* CLER nato un anno fa è uno studio condiviso dall’artista Antonio Rovaldi con i grafici Alessandro Costariol, Federica Biagiotti e il fotografo Andrea Camuffo. Segnatevelo: via Padova 27.