Roma, oh Roma. Ci sono luoghi che, tra vicoli e trattorie, sanpietrini e nasoni, nascondono dei veri e propri angoli di paradiso. Andare alla ricerca di quei posti, perdersi, per poi ritrovarsi in oasi di PURO silenzio, di colori rigeneranti, è il toccasana italianissimo da concedersi per molti weekend a venire. Dunque censuriamo i classici hotel romantici a Roma. Passiamo ad altro: perché abbiamo camminato a lungo per le strade già percorse da Catullo e Cicerone, abbiamo ammirato il Colosseo e il Giardino degli Aranci, abbiamo tentato di replicare le scene più belle de La dolce vita e di Vacanze Romane calandoci nei panni di Anita Ekberg e Audrey Hepburn e, subito, rinunciando, abbiamo saziato i nostri desideri nelle osterie di Trastevere e deciso di rimanere proprio lì e scoprire i vicoli di uno dei quartieri più belli di Roma. Ora vi è altro da scoprire.

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Percorrendo la salita che parte da via Garibaldi, la quale dopo una fatica immensa ripaga la nostra vista con il Fontanone, troviamo un mini boschetto, per nulla turistico. Anzi. Nel cuore del boschetto nasce il boutique hotel Parrasio, 8 camere completamente ristrutturate, che ti accolgono a braccia aperte e ti faranno sentire protetta dal frastuono tipico trasteverino. Camere fresche dotate di ogni comfort, immerse tra verde e silenzio. Il luogo della fuga (in solitaria).

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Anche se si fugge dalla città stessa. Sul rooftop dell’hotel, inoltre, una vera chicca: la Terrazza Parrasio, ristorante di pesce e sushi firmato da Massimo Riccioli, chef de La Rosetta, ristorante gourmet a due passi dal Pantheon di Roma. Niente male quindi. Risultato? Sembra di stare nel più esclusivo yacht club (a 60km dal mare) di Trastevere, un vero e proprio sogno. L'hotel romano diventa una sorta di place to be 24h, dove dalla colazione si passa al pranzo e, prima della cena, si entra in clima chillax con gli amici, in un angolo di verde e tranquillità nel club bar dove vengono serviti i cocktail di Riccardo Speranza.

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Mangiare quindi al raw bar, proposte quali ostriche irlandesi, gamberi rossi al balsamico bianco o sfoglie di ricciola con limone all’acqua, oltre a carpacci e tartare che rivelano subito una particolare attenzione al crudo. Roma, ci aspetti? Arriviamo.