Notti Brave (After) è il nuovo album del cantante romano Carl Brave. In un anno super prolifico questo è il terzo disco dopo Notti Brave, primo album da solista, e dopo l'esordio di Polaroid, nel 2017, con Franco 126.

Se c’è una cosa che ci piace delle canzoni di Carl Brave, che sia da solo, con Franco 126 o con uno dei suoi tantissimi feat, è quella cifra un po’ indie, un po’ caciarona. Qualcuno lo definisce l’anello di congiunzione tra l’indie e la trap. Quello che è sicuro è che nei suoi pezzi riesce a raccontare per immagini la vita (sua) e dei venti/trentenni romani. La città è un ospite fisso dei brani, senza di lei forse tutta la narrazione di Carl Brave non starebbe in piedi.

Se Carl è uno dei migliori nel raccontare la Roma del 2018, fare una guida di viaggio attraverso i testi delle sue canzoni vien da sé. Tra sbire, giri in Enjoy e un fine serata a stazione Termini, ecco 5 cose da fare a Roma e dintorni prendendo spunto dai luoghi di Polaroid e Notti Brave (anche in After).

#1 Il bagno al Fontanone

«Mio padre mi racconta un'altra Roma, il bagno al Fontanone» canta Franco 126 in Solo Guai e Carl Brave in Camel Blu: «Il ghiaccio sopra al Fontanone, mezza birra sul foulard». Il riferimento nei testi è alla Fontana dell'Acqua Paola, sul Gianicolo, uno dei tanti colli di Roma. Il punto in cui è stata costruita, nel '600 per volere di Papa Paolo V Borghese, offre uno dei panorami più belli sulla città. La fontana, realizzata con la pietra tiburtina delle rovine del Foro di Nerva, ha l'aspetto di una facciata d'edificio, con nicchie e colonne ioniche. Dalla nicchia centrale, a cui si accede dal retro, si ha una vista super suggestiva, sia di giorno che di sera, sulle luci della città eterna. Dal Fontanone viene anche il detto valere quanto l'acqua Paola cioè valere poco o niente. Questo perché la costruzione dell'Acquedotto Paolo permise l'ingresso dell'acqua nelle case di Borgo e Trastevere, ma questa non era del tutto potabile. Come dice Solo guai, il bagno al Fontanone non si può (più) fare e chi lo tenta finisce sulla cronaca locale. Però, per bersi una birretta mentre si guarda il panorama è un punto davvero consigliato!

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#2 Tre birre al San Calisto

«Che stai a fa', noi sempre al bar» è il ritornello di Noccioline. Il bar in questione è il San Calisto, che si vede anche nel video di Pellaria. Carl Brave, Franco 126 e tutta la Lovegang vengono dal rione di Trastevere e il San Calisto, nell'omonima piazzetta, è il loro storico bar di riferimento. Uno dei pochi che mantiene un assetto semplice e schietto, nonostante l'ondata turistica che invade Trastevere da qualche anno a questa parte. Fuori sedie in plastica e tavolini della Peroni, dentro pannelli di legno, poster della Roma e foto autografate. Non vi aspettate un servizio fighetto, ma uno spritz nel bicchiere di plastica e un pacchetto di patatine da sgranocchiare mentre si chiacchiera nella piazzetta. L'atmosfera parla di abitudini e familiarità da paesino. Impagabili.

#3 La solita vecchia Santa Maria

«La solita vecchia Santa Maria, 'na margherita a portà via» è il testo di Solo Guai. Per Carl Brave la Basilica di Santa Maria in Trastevere, con la sua piazzetta, è uno dei luoghi del cuore. Adiacente a San Calisto e affacciata sulla fontana di Santa Maria, che offre i suoi gradini per sistemarsi in gruppo a chiacchierare nelle serate estive (ma un po' tutto l'anno). La Basilica di Santa Maria, in travertini e marmo, è caratterizzata da mosaici raffiguranti la Madonna e da un portico esterno ad arcate, aggiunto in seguito. La leggenda racconta che la basilica fu costruita proprio in quel punto perché, nel 38 a.C., fuoriuscì dal terreno uno zampillo di olio minerale, segno della venuta di Cristo. Il punto esatto è ancora indicato su un gradino del presbiterio. Non tutti se lo aspettano, ma Trastevere offre anche un grande patrimonio artistico culturale, oltre a piazza Trilussa e alcool a fiumi. E comunque, volendo unire le due cose, prendersi una sbronza in mezzo a tutta questa bellezza, per poi asciugare con una margherita a portà via, ha il suo fascino.

#4 Le zoccolette di Fregene

«Le zoccolette di Fregene sono bone» dice Carl Brave in Comunque. Così, schietto, senza dare spiegazioni. Ai romani non servono, ma a noi sì, e cercando un po' si scopre che le zoccolette sono palline di pasta di pizza ricoperte di Nutella. Una cosa che, non sarà leggerissima, ma si avvicina decisamente al Paradiso. Vale la pena allora avventurarsi fino a Fregene, una delle località balneari d'istituzione per i romani, a una ventina di chilometri dalla città. D'estate è un frequentatissimo centro balneare, ma ha il suo bello anche nei mesi meno clementi. Come nel video di Pellaria, si può fare una passeggiata sull'immenso spiaggione, poi fermarsi sdraiandosi su una coperta, con una chitarra da suonare. Se ci aggiungi un cartoccio di zoccolette calde ricoperte di Nutella... Che cos'altro si può chiedere?

#5 La foto perfetta su Ponte Milvio

«Famo una colla pe 'na boccia a Ponte Milvio» si canta in Enjoy. Il ponte sul Tevere è un grande classico nell'immaginario dei turisti, reso celebre da (no, non la vittoria di Costantino) la scena dei lucchetti in Ho voglia di te. E tu prova a dirlo ad un romano, leggerai (giustamente) lo sconforto nei suoi occhi. Il Ponte Milvio, caratterizzato dall'antica torre di guardia con ingresso a forma di arco, è luogo di vita notturna, oltre ad essere uno degli spot preferiti dagli innamorati per lasciare scritte e attaccare i famosi lucchetti. Tra le scritte di dubbio gusto che si sprecano (Eleonora e Roberto PER SEMPRE), c'è anche qualche citazione dalle canzoni di Carl Brave e Franco 126, che li consacra definitivamente. La foto perfetta per Instagram si ottiene appoggiando una birra sul parapetto, mettendo a fuoco il Tevere che scorre e, in primo piano, la scritta «Te dimmi dove sei mi faccio tutta Roma a piedi» di Solo guai.