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Vacanze in bici mon amour. Pedala, pedala, pedala e in 7 giorni vedi 3 capitali europeeVienna, Bratislava, Budapest – un grande fiume e la sconfinata campagna tra Ungheria e Slovacchia. Non male per una settimana lungo la pista ciclabile del Danubio. Ogni giorno cambia il paesaggio, la cultura, la lingua, l'orizzonte. Strada facendo si incontrano ciclisti da ogni paese: soprattutto tedeschi, olandesi, francesi, americani, qualche asiatico, tutti a inseguire la freccia Donauradweg. La pista è ben segnalata, battuta da gruppi con guide o cicloturisti fai da te, basta accodarsi. Il percorso è tutto il piano, adatto a chiunque, senza particolare allenamento. Il detox da pensieri, narcisismi e cellulari è davvero assicurato, se non altro perché si pedala e ci ri-armonizza. Inevitabilmente.

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Vienna

Prima tappa: Vienna-Bad Deutsch Altenburg (km 42). Si parte di prima mattina da Vienna, magari dopo una ricognizione del centro storico per passare in rassegna il meglio della città imperiale, per poi attraversare il Danubio e proseguire in direzione sud: pedalando sulla riva sinistra del fiume si vedono le prime indicazioni della Donauradweg, la nostra pista ciclabile.

La periferia di Vienna è un parco verde che lascia sullo sfondo i grattacieli per poi diventare zona agricola: in giugno – il periodo migliore per questa sgambettata – i campi di grano sono di un bel giallo dorato. Il traguardo, dopo un paio d'ore, è la cittadina di Bad Deutsch Altenburg dove è bene arrivare a metà pomeriggio in tempo per una capatina al centro termale Ludwigstroff per un rilassante bagno caldo. Le gambe se lo meritano.

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Bratislava

Seconda tappa: Bad Deutsch Altenburg-Bratislava (km 25). Da Bad Deutsch Altenburg il confine con la Slovacchia dista una manciata di chilometri, dopo mezz'ora in sella già si intravede la sagoma di Bratislava, dove si arriva in tempo per fare spuntino in uno degli eleganti caffè del centro storico. Il secondo giorno le gambe risentono della prima tappa, è meglio prendersela comoda. Una visita a piedi a Bratislava è quello che ci vuole per recuperare, una crociera sul fiume è l'ideale per godersi il paesaggio del grande fiume.

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Il Danubio a Bratislava

Terza tappa: Bratislava -Mosonmagyaróvár (km 40). Ciao Bratislava: attraversato il grande ponte sul Danubio siamo già in Ungheria. Il tracciato della Donauradweg si stacca dal fiume e punta verso una graziosa cittadina, Mosonmagyaróvár, di origini romane, con un castello medievale e un centro termale, il Flexus Termal, con piscine e centro benessere. Bene approfittare delle acque termali ungheresi che promettono miracoli.

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La piazza della cattedrale di Gyor, in Ungheria

Quarta tappa: Mosonmagyaróvár-Gyor (km 45). Oggi le gambe son più toniche che mai, si pedala in scioltezza, sarà l'aria fresca della campagna, sarà che stare tutto il giorno in movimento e alla luce dà una grande energia. Si pedala tra campi di grano, mais, girasoli e fragole, fino a Gyor, una delle città più importanti di Ungheria, centro universitario, dove godersi una birra come si deve in una delle belle piazze barocche e cenare a base di gulash.

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Edificio barocco a Komaron, Ungheria

Quinta tappa: Gyor-Komaron (km 40). La tappa verso Komaron ci riporta in riva al fiume. Siamo nella bassa pianura ungherese, solo campi coltivati e poco più. Qualcuno preferisce prendere il treno fino a Komaron, ma che gusto c'è? Ormai abbiamo preso il ritmo e 40 chilometri si macinano senza difficoltà in meno di tre ore. C'è il tempo di vedere Komaron e anche si attraversare il ponte sul Danubio e sconfinare ancora in Slovacchia per vedere la città gemella di Komarno.

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Esztergom, in Ungheria

Sesta tappa: Komaron-Esztergom (km 50). Oggi il traguardo è Esztergom, sull'ansa del Danubio, cittadina dominata da una cittadella con un'immensa cattedrale del 1869, da sempre la chiesa-madre di Ungheria, mentre la città bassa conserva graziosi edifici barocchi. La serata si passa in una csàrda, l'osteria tipica ungherese che ha dato in nome anche a un genere musicale: sul menù, ricchi piatti a base di carne di maiale o di pesce del Danubio.

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Una piazzetta di Szentendre, vicino a Budapest

Settima tappa: Esztergom-Budapest (km 66). Da Esztergom si pedala dritti fino a Szentendre, borgo di charme con vari piccoli musei, gallerie d'arte, negozietti, birrerie: negli anni Venti vi si trasferì una colonia di artisti e da allora ha conservato un'aria vagamente bohémienne.

Da Szentendre gli irriducibili proseguono in sella fino a Budapest, attraversando anche periferia e zone industriali. Altri preferiscono mettere la bici sul treno fino alla stazione centrale di Budapest per dedicare più tempo alla bella capitale: a Pest con le sue piazze, i suoi musei, le sue terme liberty, il Parlamento, i mercati, la sinagoga, le strade dello shopping, per poi passare alla collina di Buda con il suo castello, la chiesa di Mattia e il bastione dei Pescatori o Halászbástya, splendido affaccio sul grande fiume.

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La collina di Buda, sulla riva sinistra del Danubio a Budapest
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