Non vi sembra arrivato il momento di un week-end fatto di relax, benessere e qualche scoperta culturale in Toscana? E quand’è che non è questo momento, direte voi. Del resto con ragione, tuttavia qui il viaggetto lo stiamo pianificando proprio per settembre e così vi mettiamo al corrente del percorso ideale che andremo a percorrere dalle parti di Pisa e di Livorno.

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Arriviamo proprio dalle parti della città della Torre pendente, e già che è tanto che non ci torniamo ci prendiamo la libertà di tornare nella Piazza dei Miracoli, proviamo a vederla con gli occhi di un bambino. Senza tanti giri di parole, quel posto sprigiona una potenza serena tale da essere uno dei più belli del mondo, c’è poco da dire. Scopriamo qualche particolare: l’acustica incredibile del Battistero, dove le voci dei cori venivano fatte rincorrere l’una con l’altra sfruttando proprio questa particolarissima caratteristica architettonica. Notiamo i dettagli nella splendida facciata romanica del Duomo, piccoli animali ancestrali, scritte icastiche, i colori dei marmi più scuri ripresi qua e là nel complesso monumentale – in modo che, più li guardiamo, meno ci sembra casuale… Adesso non vi resta che dare un’occhiata al Giudizio Universale nel Camposanto, ci siete mai stati? Si tratta di una rappresentazione pittorica gloriosa, purtroppo rovinata dai bombardamenti ma di cui è possibile cogliere ancora la grandezza originaria.

Dopo questa bella scorpacciata di classici dell’arte volete qualcosa di nuovo, e allora ci basta passeggiare per qualche centinaio di metri ed eccoci di fronte alla canonica della chiesa di Sant’Antonio Abate. E che ci facciamo qui, direte voi? Basta aprire gli occhi, amici: siamo di fronte a Tuttomondo, uno dei più noti murales realizzati da Keith Haring, in questo caso nel 1989. Vi aspettavate di trovare i suoi inconfondibili omini arrampicarsi su una parete di un palazzo pisano? C’è da restare a guardarli un bel po’, mentre si attorcigliano coloratissimi su questa splendida parete.

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Come può un weekend all’insegna del benessere non contemplare una puntatina a un impianto termale? Cioè, parliamoci chiaro, in teoria può, ma con le terme è tutto molto più facile e la zona scelta per il nostro itinerario ci viene incontro con uno spot perfetto: le Terme di San Giuliano, forse più note col nome di Bagni di Pisa. Ne avete mai sentito parlare? In ogni modo, le fonti termali sono all’interno di un’unica SPA, nella residenza estiva del Granducato di Toscana, costruita nel 1743 per Francesco Stefano di Lorena.
Le sale delle piscine e dei trattamenti termali ci accoglieranno insieme alla suggestione dei marmi e al fascino settecentesco della struttura. Queste sono acque ritenute salvifiche fin dall’antichità: la costruzione delle strutture termali in questa zona si deve infatti ai romani: Plinio il Vecchio le chiamava acquae pisanae e racconta che già gli antichi si immergevano qui per le loro virtù terapeutiche.

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È domenica mattina, il corpo e lo spirito sono già rinfrancati ma la voglia di scoprire il circostante è ancora intatta. Certo, possiamo dirigerci verso l’incantevole Certosa di Calci (e in effetti, possiamo, chi ce lo impedisce del resto?) ma quello che più ci incuriosisce è un posto di cui fino a qualche tempo fa magari non avevamo mai sentito neanche parlare. E allora ci andiamo a questo Teatro del Silenzio, un anfiteatro naturale ricavato tra le belle colline di Lajatico, per volontà di Andrea Bocelli e dell’architetto Alberto Bartalini. Il Teatro del Silenzio ci avvolgerà in effetti in un silenzio metafisico, facendoci sentire sospesi tra architettura e natura, un po’ come accade a delle vecchie rovine archeologiche con la differenza che qui la silenziosa armonia tra forma e natura è premeditata, il luogo è pensato infatti per animarsi di musiche e canti appena pochi giorni l’anno, a luglio, e negli altri presentarsi come catino dell’anima.

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Si fa pomeriggio, domenica pomeriggio, dopo tanto silenzio vogliamo un po’ di vita, un po’ di viavai e di colore, e pure di rumore, perché no? E che problema c’è, Livorno non è mica tanto lontana, eccoci a passeggiare sulla Terrazza Mascagni, sembrerà di essere in un film. E quando si fa sera ci sposteremo tra i canali del Quartiere La Venezia, le stelle si rifletteranno sull’acqua mentre passeggiando sceglieremo a quale ristorantino accordare il privilegio di servirci il cacciucco più fragrante che avremo mai assaggiato.

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