Vai al contenuto

Belgrado, guida a un weekend lungo nella capitale della Serbia

Itinerario creativo in quattro giorni tra i nuovi quartieri, shopping, ristoranti e tanta musica.

Di Laila Bonazzi
belgrado-cosa-vedere-mangiare-comprarepinterest

Al primo impatto Belgrado non è una città che si lascia facilmente afferrare: bisogna avere voglia di esplorarla, non temere di perdersi nelle vie laterali, impegnarsi in attività che aiutino a svelarne la vera anima (dal tour in bici sul Danubio a una cena serba con musica dal vivo, una colonna sonora che oscilla tra il piacevole e l'invasivo). Oppure, come apprezzato da molti viaggiatori, basta lasciarsi travolgere dallo tsunami di energia della sua vita notturna tra club e splavovi (le barche sul fiume). Tutto coronato dall'innegabile grande vantaggio dei prezzi low cost della città bianca (questo il significato del nome). Belgrado è perfetta per un weekend lungo, sopratutto se si abbina un giro a Novi Sad, cittadina a un'ora e mezza di treno, che ogni estate ospita l'Exit Festival, il più famoso evento musicale dei Balcani. Quest'anno il festival riempirà di musica la fortezza sulla cima della città dal 7 all'11 luglio con cinque palchi diversi, che vedranno alternarsi artisti come Ellie Goulding, The Vaccines, David Guetta, The Prodigy. Ecco un breve itinerario-à-porter, con hotel, ristoranti e negozi, per chi desidera perlustrare queste latitudini (da abbinare alle molte informazioni sul sito ufficiale del turismo in Serbia).

Giorno 1 - Il centro storico
La fortezza di Kalemegdan domina da una parte il centro città e si affaccia, dall'altra, sulla confluenza tra i fiumi Danubio e Sava: è il punto perfetto da dove partire. La cittadella è davvero estesa, anche solo passeggiare nel parco d'estate sarà un fresco sollievo, ma si possono visitare diverse cose al suo interno, tra cui la Chiesa delle Rose, ex arsenale bellico, e la Chiesa di Santa Petka con la sua sorgente d'acqua miracolosa. L'uscita verso la strada principale della città vecchia si immette direttamente nella Knez Mihailova, la via dello struscio cittadino costellata di negozi e di qualche palazzo Art Nouveau (alzate gli occhi per distrarvi dalle poco attraenti bancarelle di souvenir, che però, per gli appassionati, potrebbero vendere qualche banconota da miliardi di dinari rimasta dagli anni della grande svalutazione). Dalle vie laterali si raggiunge la Cattedrale di San Michele Arcangelo e il Palazzo della Principessa Liubjca, uno dei pochi rimasti in stile balcanico. Alla fine della Knez Mihailova si arriva in piazza della Repubblica (Trg Republike), da lì merita una sosta l'Hotel Moskva, un capolavoro di Art Nouveau di inizio Novecento in cui fermarsi nello splendido caffè per ricaricarsi e terminare il giro delle vicine sedi istituzionali, Parlamento, Nuovo e Vecchio Palazzo Reale, Palazzo della Posta. Risalendo di nuovo verso il centro si incrociano due quartieri che meritano di essere vissuti con una cena e soprattutto con un dopocena: Dorcol (attorno all via Strahinjica Bana) per godersi sfilate d'auto di lusso e ostentazioni di ricchezza oppure Skadarlija, quartiere dall'atmosfera bohémienne con stradine di ciottoli e ristoranti decisamente chiassosi ma perfetti per una vera esperienza culinaria serba, con tanto di musica dal vivo.

Giorno 2 - La Nuova Belgrado in bicicletta e il quartiere Savamala
È il momento di abbandonare il centro per avventurarsi sull'altra riva dei due fiumi: le due ruote sono il mezzo ideale per girare lungo le ampie strade e piste ciclabili di Novi Beograd, quartiere simbolo della Belgrado capitale socialista e degli anni d'oro di Tito. L'abbondante grigio dei palazzoni emana un fascino particolare, reso ancora più speciale dalla guide di iBikeBelgrade che raccontano, pedalando, interessanti aneddoti storici sul mastodontico Hotel Jugoslavia (dove Tito ospitava tutti i capi di stato e celebrità straniere, tra cui la regina Elisabetta, Tina Turner e il presidente americano Jimmy Carter) o sul Palazzo della Federazione, ex sede del governo jugoslavo costruita nel 1959 che scatena reazioni estetiche opposte, ma che le giornate di sole fanno risplendere nel suo marmo bianco. Tornando verso il centro sul ponte Brankov (da dove si scende con un comodissimo ascensore per biciclette), si riportano le bici alla sede di iBikeBelgrade, nel cuore del quartiere Savamala, che ha vissuto una rinascita straordinaria negli ultimi anni e che si è meritato le prime posizioni di giornali di tutto il mondo tra gli hub creativi più interessanti da tenere d'occhio. Bastano due passi a piedi per bere qualcosa al KC Grad (il primissimo centro culturale dell'area) o al più grande Mikser House, che all'interno ospita il Balkan Design Store e ogni sera un evento, con musica live o performance. Per fare due chiacchiere con un'italiana adottata da Belgrado da lì si arriva subito al concept store e bar Zavod, dove Zara Audiello accoglie tutti con ottimo caffè, mostre al primo piano e consigli da insider.

Giorno 3 - A Novi Sad
Due tipi di viaggiatori si dirigono verso Novi Sad: da una parte quelli alla ricerca della quiete del Parco Nazionale della Fruška Gora con le sue decine di monasteri medievali, alcuni protetti dall'UNESCO, dall'altra ci sono quelli diretti all'Exit Festival. I due gruppi possono incrociarsi in qualche cantina a degustare un calice sulla strada del vino della Vojvodina. Il centro di Novi Sad è molto ben conservato, così come è da non perdere la vista dalla fortezza di Petrovaradin, dove si svolge il festival. D'obbligo un lungo pranzo (i tempi balcanici per i pasti sono straordinariamente affini a quelli italiani) in un ristorante affacciato sul Danubio come Aqua Doria o, per chi è in auto, all'agriturismo Salas 137 (per dormire sistemazione low budget tra il centro storico e il Danubio al B&B Girasole).

Giorno 4 – La memoria di Tito e la spiaggia di Belgrado
Tornati a Belgrado rimane da visitare un'attrattiva lontana dal centro che si raggiunge però facilmente in taxi (attenzione solo alla targa: i taxi ufficiali hanno “TX” segnato): il Museo della storia jugoslava (detto anche Museo del 25 maggio). Questo ampio complesso è un mix di storia, nostalgia e ideologia e ospita al suo interno la “Casa dei fiori”, la serra personale di Tito, dove lui stesso ha chiesto di essere sepolto. Circondato dagli amati sigari, dalla divisa bianca da maresciallo e dai regali che riceveva regolarmente a ogni compleanno, sia dai cittadini jugoslavi che dai capi di stato di tutto il mondo. Tra le foto storiche del maresciallo, trionfa all'ingresso quella con un sorridente Richard Burton, che lo ha interpretato nel film La quinta offensiva (Battle of Sutjeska) del 1973, accompagnato sui set in Jugoslavia da Liz Taylor. Il negozio del museo e quello appena fuori dal mausoleo sono due dei pochi luoghi dove acquistare ricordi del periodo socialista, libri e dvd (e persino il libro delle ricette di Tito). L'alternativa per chi preferisce sfuggire alla storia socialista è la spiaggia di Ada Ciganlija, l'isola sul fiume Sava buen retiro dei belgradesi durante i mesi estivi, con ombrelloni, bar e sdraio. In caso si voglia passare in spiaggia tutta la giornata, l'isola si raggiunge facilmente in circa mezz'ora di bici dal centro, su una comoda pista ciclabile.

Dove dormire
Budget alto. Lusso minimal scaldato dagli arredi vintage di design anni 50 e 60, lo Square Nine Hotel si trova in posizione super, proprio sulla Studentski Trg.
Budget medio. Envoy Hotel: tutti i comfort in una piccola via della zona pedonale, dietro Knez Mihailova, quindi in pieno centro.
Low budget. A due passi dalla Mikser House, perfetto per chi si vuole godere la vita notturna del quartiere più frequentato tra i giovani, c'è il 1908 Savamala Bed & Breakfast.

Dove mangiare
Pranzo in centro. Manufaktura, sapori balcanici con ingredienti locali, circondati da scaffali stile drogheria, o le delicatessen del Supermarket Deli (ambiente hipster quanto basta).
Cena a Beton Hala. La banchina sul fiume Sava era una fila di magazzini abbandonati fino a poco tempo fa, ora trasformati in sofisticati ristoranti. All'Ambar il cibo balcanico diventa più creativo e il maxi bancone del bar allieta l'attesa.
Stile impeccabile e cortesia. Il Frans è quasi introvabile senza indicazioni, ma nasconde un giardino fiorito in cui dimenticarsi del resto del mondo: menu internazionale con un'ampia scelta vegetariana, selezione di formaggi locali e una carta dei dolci colma di tentazioni con frutta e cioccolato.
Sulla spiaggia di Ada Ciganlija. Dribblare i ristoranti con maxi schermi fissi su partite di calcio e pallacanestro può sembrare un'impresa difficile, per fortuna c'è lo Smokvica: una casetta provenzale che serve hamburger con salse fatte in casa.
Serata a Skadarlija. Qui le “kafane”, taverne serbe, si sprecano, tutte storiche e ampiamente frequentate (meglio prenotare), tra le più famose ci sono Dva Jelena e Tri Sesira. Piatti e musica iper tradizionali.
Emergenza gelato. L'estate belgradese può mettere davvero alla prova la sopportazione dell'afa: per emergenze cono o coppetta si va da Moritz Eis o Crna Ovca-Pecora Nera (gusti migliori: lampone, mirtilli, more, frutti coltivati e amati in Serbia).

Shopping
Balkan Design Store
. Birre artigianali, tazze e piatti, gioielli e t-shirt: il meglio del design balcanico selezionato dalla Mikser House. Davvero imperdibile.
Remake Home Belgrade. È il regno di Antea e Jovana, due amiche designer con un gusto ineccepibile: specializzate nell'home décor, realizzano anche quaderni e oggetti di cancelleria adorabili.
Jane Doe
. Vintage e designer locali in un mix davvero interessante, dalla moda a gioielli e accessori.
Supermarket concept store
. Mille metri quadri e cento designer, locali e non: davvero un tempio dello shopping belgradese. Prezzi medio-alti.
Makadam
. Un negozio dal gusto più folk e tradizionale, ma che cura la selezione anche in base alla sostenibilità dei brand e predilige marchi con un lato sociale ed eco. Tutto made in Serbia.
Parfimerija Sava
. È considerato l'ultimo "naso" di Belgrado, l'unico rimasto a miscelare oli essenziali e note in profumi unici. Anche per i non appassionati, la profumeria è una tappa obbligata perché è un minuscolo gioiello anni 50 in via Kralja Petra 75.

Belgrado, cosa vedere, dove mangiare, dove dormire
Getty Images

L'estate è la stagione perfetta per visitare la capitale della Serbia, tra tour in bici, spiagge sul fiume e movida notturna sempre vitale. Qui, l'Arkabarka è un mini ostello di design e galleggiante sul Danubio (courtesy photo).

Belgrado, cosa vedere, dove mangiare, dove dormire
Getty Images

Mikser House. Un centro culturale finito nelle classifiche di tutto il mondo per aver contribuito a far risorgere il quartiere di Savamala. Al suo interno anche il Balkan Design Store (Courtesy photo)

Belgrado, cosa vedere, dove mangiare, dove dormire
Getty Images

Il locale Jazz Basta.

Pubblicità - Continua a leggere di seguito
Belgrado, cosa vedere, dove mangiare, dove dormire
Getty Images

Il Makadam Bar.

Belgrado, cosa vedere, dove mangiare, dove dormire
Getty Images

Il palazzo della principessa Ljubica, uno dei pochi esempi rimasti di architettura balcanica in città.

Belgrado, cosa vedere, dove mangiare, dove dormire
Getty Images

Quando in Danubio incontra il fiume Sava.

Pubblicità - Continua a leggere di seguito
Belgrado, cosa vedere, dove mangiare, dove dormire
Getty Images

Savamala Bed & Breakfast. Un piccolo hotel nel quartiere creativo per eccellenza di Belgrado.

Belgrado, cosa vedere, dove mangiare, dove dormire
Getty Images

KC Grad nel quartiere Savamala. Il primo centro culturale di Savamala. Oggi si va per bere qualcosa o per una delle molte serate musicali (anche con spazio all'esterno).

Belgrado, cosa vedere, dove mangiare, dove dormire
Getty Images

Il bistrot Smokvica ad Ada Ciganljia.

Pubblicità - Continua a leggere di seguito
Belgrado, cosa vedere, dove mangiare, dove dormire
Getty Images

La movida notturna è animata dagli splavovi, barche sul fiume dove si balla fino al mattino.

Belgrado, cosa vedere, dove mangiare, dove dormire
Getty Images

Parfimerija Sava: è considerato l'ultimo "naso" di Belgrado, l'unico rimasto a miscelare oli essenziali e note in profumi unici. In via Kralja Petra 75.

Belgrado, cosa vedere, dove mangiare, dove dormire
Getty Images

Il mausoleo di Tito. Questo ampio complesso è un mix di storia, nostalgia e ideologia e ospita al suo interno la “Casa dei fiori”, la serra personale di Tito, dove lui stesso ha chiesto di essere sepolto.

Pubblicità - Continua a leggere di seguito
Belgrado, cosa vedere, dove mangiare, dove dormire
Getty Images

La fortezza di Petrovaradin a Novi Sad.

Belgrado, cosa vedere, dove mangiare, dove dormire
Getty Images

Il centro storico di Novi Sad.

Watch Next
 
preview for ROS DYNAMIC JUKEBOX MC

Viaggi

a group of tables and chairs outside
Da Marie Claire per 100 TURISANDA

#8 cene da vivere una volta nella vita

venezia

Cosa resterà di questa Venezia?

a room with a door and a window

Le trasgressioni migliori sono molto piccole

a large crowd of people at an event

Regalare un viaggio a Marrakech

Pubblicità - Continua a leggere di seguito
Pubblicità - Continua a leggere di seguito