JK Rowling non è solo la scrittrice più ricca del mondo. JK Rowling è una persona con un’intensa vita interiore e un gran coraggio. Lo dice Ian Rankin, lo scrittore scozzese con cui l’autrice di Harry Potter ha stretto una bella amicizia. Lo dicono quelli così in confidenza con lei da poterla chiamare “Joanne”. Lo diciamo noi lettori, che non riusciamo ancora a capire come abbia partorito così tanti intrecci da lasciare a bocca aperta bambini e adulti. JK Rowling è riuscita a smentire il detto “non si può piacere a tutti”. Forse non proprio tutti (Donald Trump non la ama molto) ma al 90% dell’umanità, sì. Anche chi non ha amato le avventure del maghetto non può non ammirare la capacità con cui è passata dal sussidio di disoccupazione alla classifica dei più ricchi del Regno Unito in soli 5 anni. Ma JK Rowling ci ha insegnato pure che non bisogna mai arrendersi. Lo ha fatto tramite la storia di Harry Potter. Ma indagando nella sua vita si comprende quanto il suo meraviglioso traguardo lo abbia raggiunto mettendo in pratica lei stessa la determinazione del maghetto. Alternata agli inevitabili momenti di sconforto. La sua storia va riletta ogni volta che sentiamo di non avere più alcuna chance nella vita.

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La storia di JK Rowling

La fantasia di questa signora inglese è così fervida che crea storie sin dall’infanzia. A sei anni scriveva già racconti su un coniglio col morbillo e li leggeva alla sorellina Dianne. Il suo luogo di nascita è ammantato di mistero, forse proprio per il gusto infantile di crearsi una vita fittizia: per qualcuno è Yate, vicino Bristol, per altri è Chipping Sodbury, nel Gloucestershire. Una cosa certa è che i treni la ispirano. I suoi genitori, Peter e Anne, si sono conosciuti a diciotto anni alla stazione di King’s Cross di Londra e devono averlo raccontato come una favola a lei e alla sorella minore. Suo nonno materno Louis Volant si era distinto per il coraggio durante la Prima Guerra mondiale ed era stato insignito della Croce di guerra. In futuro la nipote scoprirà con amarezza che non gli era stata assegnata la Legion d’Onore solo perché di estrazione modesta. Un episodio che aggiungerà un altro piccolo tassello nella sua sensibilità. I Rowling traslocano due volte, a Winterbourne nel South Gloucestershire e poi in Galles. Joanne dimostra di essere più portata per le lettere che per la matematica. Studia francese, latino, greco antico. A scuola incontra una serie di persone che poi ispireranno i personaggi di Hogwarts. Il suo migliore amico diventerà Ron Weasley, il preside sarà Albus Silente e il suo odioso professore di biologia Severus Piton. Hermione Granger è lei stessa all’età di 11 anni.

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JK Rowling con Rupert Grint, Daniel Radcliffe ed Emma Watson (2001)

Nel 1982 sostiene l’esame per frequentare Oxford, ma non lo supera. Mentre ripiega sull’Università di Exeter, la sua mamma si ammala di sclerosi multipla. A Exeter la futura scrittrice studia lo stretto necessario, ascolta molto The Smiths e legge Tolkien e Dickens. Dopo un anno di studi a Parigi e il conseguimento della laurea, si trasferisce a Londra. Trova lavoro come ricercatrice e segretaria bilingue ad Amnesty International. Poi si trasferisce a Manchester col suo ragazzo per lavorare alla Camera di Commercio, un tempio della burocrazia che probabilmente le ispirerà il Ministero della magia. Siamo al 1990. Joanne si trova alla stazione in attesa di un treno per Londra in ritardo di quattro ore, e concepisce per intero l’idea di un romanzo su un bambino dotato di poteri magici. Inizia a scriverlo nei giorni seguenti. Non farà in tempo a parlarne con la madre: la malattia gliela strappa quello stesso anno e Joanne, 25enne, ne è devastata. Quanto di quel dolore si riverserà nell’orfano Harry?

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JK Rowling, la difficile vita dell'autrice di Harry Potter

Joanne Rowling trasloca ancora. Stavolta in Portogallo, a Oporto, dopo aver risposto a un’offerta di lavoro come insegnante serale d’inglese, letta sul The Guardian. Un anno e mezzo dopo conosce in un bar il giornalista televisivo Jorge Arantes e parlano tutta la sera di Jane Austen. Si sposano nell’ottobre del 1992 e hanno una bambina Jessica Isabel. Ma si dividono appena un anno dopo, secondo voci non confermate per sospetta violenza domestica. La scrittrice fugge con sua figlia a Edimburgo, dove vive la sorella. Intanto, la storia di Harry Potter comincia a prendere forma sulla carta. La vita di Joanne Rowling, a questo punto, è un disastro. Separata, disoccupata sotto sussidio, con una figlia a carico. Ha la sensazione che la depressione le divori ogni traccia di felicità. Sente sul viso il fiato dei dissennatori, che la sua fantasia concepisce in quei momenti. Arriva a pensare al suicidio. Le cose vanno ancora peggio quando, in attesa del divorzio, è costretta a chiedere un’ordinanza restrittiva contro il marito che la cerca in Scozia.

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JK Rowling col secondo e attuale marito, il medico scozzese Neil Murray

Da allora, Joanne riempie il tempo da semdisoccupata (ha solo un lavoretto all’università di Edimburgo, un’entrata insufficiente) scrivendo il suo romanzo nei caffè della città, dove approda dopo lunghe passeggiate per favorire il sonno di Jessica Isabel in carrozzina. Da uno di questi locali vede sempre, attraverso le vetrine, una scuola monumentale e pensa che sarebbe perfetta per tenerci delle lezioni di magia. Nel 1995 termina la stesura del suo romanzo per ragazzi e lo intitola Harry Potter e la pietra filosofale. Sceglie un solo agente letterario a cui mandare i primi capitoli, perché ha un nome “da bambino” che la ispira. Si chiama Christopher Little, ha un ufficio a Fulham e decide subito di cestinare il manoscritto perché reputa che i libri per bambini non vendano più. Cambia idea dopo la recensione entusiasta di una delle sue collaboratrici, Bryony Evens, che ha apprezzato la sottotraccia gotica della storia. L’agenzia convoca Joanne chiedendole il manoscritto completo e la mette sotto contratto.

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Ancora con gli interpreti della saga cinematografica, ormai cresciuti, nel 2010

JK Rowling e Harry Potter: il successo dopo molti no

Christopher Little riceve rifiuti da 11 case editrici (i cui direttori si mangeranno poi i gomiti). Solo il presidente della Bloomsbury di Londra prova a far leggere i cinque capitoli a sua figlia Alice, la quale chiede entusiasta di avere il seguito. La Bloomsbury emette una prima, cauta tiratura di sole mille copie, e poiché i nomi femminili sulle copertine respingono il lettore maschio, si decide di sostituire “Joanne” con un neutrale “JK” che richiama vagamente JRR Tolkien. Little non nutre ancora molta fiducia nell’operazione e consiglia all’autrice di non farsi illusioni e di continuare a cercare un lavoro migliore di quello che ha. Oggi quelle prime mille copie, andate subito a ruba grazie al passaparola fra lettori, valgono fra i 16 e i 25mila euro. JK Rowling ha creato un mito moderno destinato a passare alla storia, ma la sua stessa storia è un romanzo di formazione.

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Con la regina Elisabetta nel 2001

Quello che è accaduto dopo è noto a tutti. Ha venduto milioni di libri, è diventata più ricca della regina Elisabetta, per poi tornare al secondo posto dopo aver devoluto una grossa fetta dei suoi guadagni in beneficenza, e il brand Harry Potter è valutato intorno ai 15 miliardi di dollari. Il seguito dello prequel Animali fantastici e dove trovarli è in arrivo. JK Rowling potrebbe peccare di arroganza e averne tutto il diritto, invece si occupa anche della gente dimenticata dalla società. Quando ha annunciato di voler scrivere il suo primo romanzo per adulti - Il richiamo del cuculo, pubblicato anche stavolta con uno pseudonimo maschile, Robert Galbraith - ha dichiarato che «Non c'è nessuna parte di me che mi rappresenti come la babysitter dei vostri figli o la loro insegnante». Invece, lo dice ancora Ian Rankin, si sente poco a suo agio fra tanti adulti, sta meglio con i bambini. Oggi è felicemente sposata con un medico, ha avuto un altro figlio, vive in una lussuosa residenza in Scozia, usa poco i social network (e quando lo fa, è un evento). Ma guardate profondamente nei suoi occhi e scorgerete le tracce di un passato difficile, che ha reso la sua pelle sottile e vulnerabile e ha lasciato cicatrici nella sua anima. Sembra quasi che abbia paura di rivivere i tempi disperati del sussidio, o che tutto questo sia un sogno. Se solo sapesse quanto la sua esistenza, per molti di noi, è invece un balsamo contro ogni male.

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JK Rowling con Eddie Redmayne alla prima cinematografica di Animali fantastici e dove trovarli

Quanto ha guadagnato JK Rowling grazie a Harry Potter?

Lo abbiamo già detto, ma vale la pena ricordarlo: con l'uscita della saga letteraria di Harry Potter, il giovane mago con un conto in sospeso con il malvagio Voldemort, JK Rowling è diventata la donna più ricca del Regno Unito (sì, anche più di Queen Elizabeth) ed è tra le scrittrici tra le più facoltose al mondo. Nel 2017 Forbes ha stimato il suo patrimonio intorno ai 650 milioni di dollari, ma grazie all'intramontabile successo dei suoi libri (l'ultimo, Harry Potter e i Doni della Morte, è uscito nel 2007) e all'immenso valore del brand che è stato costruito intorno ad Harry Potter anche grazie al cinema, è molto probabile che i guadagni dell'autrice abbiano ormai superato di gran lunga quella cifra.