«Ogni volta che una donna fa notizia per un premio, un evento o uno scandalo, mi domando che tipo di madre abbia avuto e che rapporto abbia con lei». Lo scrive Natasha Fraser-Cavassoni che questo mese ci racconta com’è stato crescere con la sua, di madre - una scrittrice bella e famosa che le ha lasciato delle piccole cicatrici emotive -, e che genere di mamma è poi diventata lei stessa per le sue due figlie. Le ambizioni delle madri si riflettono sulla nostra storia, sulle strade imboccate e su quelle perse, sul nostro corpo, persino sul modo in cui ci vestiamo e trucchiamo. C’è la loro ombra anche dietro a carriere più o meno fulgide e a matrimoni più o meno felici. Ma qualunque sia la nostra storia, l’importante è arrivare comunque a perdonarle, le nostre madri, e a ricordare con gratitudine tutto il bello che da loro ci è arrivato. Dakota Johnson, l’attrice sulla nostra copertina, non parla molto di sua madre, Melanie Griffith, e di come per lei sia stato vivere nella sua ombra. Ma di certo l’avrà ispirata a intraprendere la sua professione, che a sua volta Melanie ha scelto seguendo le orme di sua mamma, Tippi Hedren, una delle leggendarie bionde di Hitchcock. Be’, almeno bionda Dakota non è mai stata... Sì, le mamme hanno un potere immenso sulla nostra formazione. Sono la nostra forza ma anche la ragione di molte debolezze, ferite e di danni difficilmente rimediabili (avete visto il film I, Tonya?). L’abbiamo sempre saputo, ma ora nuovi studi confermano che le nostre sicurezze dipendono anche dai gesti più naturali dell’infanzia: perdersi tra le braccia di mamma o papà, nei loro baci… «Ci vogliono quattro abbracci al giorno per sopravvivere, otto per vivere e dodici per crescere», sosteneva la psicoterapeuta Virginia Satir, già nel secolo scorso. E di connessione fisica abbiamo ancor più bisogno, anche da adulti, nel tempo delle vite e degli incontri gestiti via smartphone. Nelle prossime pagine troverete anche molto altro: sapevate che ci sono delle nuove “arche” in cui gli scienziati conservano i semi della terra e quelli delle specie animali? Bene: la fertilità si protegge anche così. E sapevate che a Napoli ci sono dei giovani che reinventano le griffe per creare uno stile tutto loro che dialoga con la musica rap? Appunto: i loghi sono tornati a dare senso di appartenenza, e lo confermano anche i grandi marchi, che a loro volta reinventano le loro iniziali. Loghi che danno sicurezza. Come gli abbracci dati e ricevuti. Come le mamme che festeggiamo. Auguri a tutte (auguri alla mia. E grazie per il sostegno incondizionato: 88 anni di dolcezza).