La natura dell’immagine è ambigua, come la verità svelata dalle contraddizioni che fanno girare il mondo, come il fascino inquietante dell'opera visionaria di Stanley Kubrick. Lo sguardo acuto dietro la macchina da presa di cult dell'ambiguità come 2001: Odissea nello spazio, Arancia meccanica, Shining, di una parabola cinematografica oltre i generi e le convenzioni. Ancora prima, dietro la macchina fotografica per il grande film della vita, scattato nell'America del dopoguerra dal giovanissimo reporter di Look Magazine. Una lente diversa e in parte inedita come quella svelata dalla selezione di scatti in mostra con Through a Different Lens: Stanley Kubrick Photographs al Museum of the City of New York (fino al 28 ottobre 2018) e in libreria con il volume omonimo edito da Taschen.

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©SK Film Archives/Museum of the City of New York​​
Stanley Kubrick, from “Life and Love on the New York City Subway", 1947



Prima di maturare la visione del grande regista del 900, Stanley Kubrick è il giovanissimo fotografo che punta l'obiettivo sull'ambiguità dell'esistenza sotto gli occhi di tutti. In strada, nelle stanze private, oltre lo specchio. Sul nostro desiderio di percepire la realtà e conoscere il mondo, il visibile e quello che non lo è, almeno apparentemente. La sua lente coglie l'energia controversa sprigionata su un ring e dal pugno micidiale di Rocky Marciano, quello che rende complici e muove le folle, con la stessa attenzione alle sfumature di umanità e realtà che infonde ai personaggi che abbiamo amato e odiato nei suoi film.

La prima macchina fotografica la riceve in regalo dal padre a tredici anni. Quello che risveglia nel suo sguardo, è giù ben visibile quando a diciassette scatta la foto all'edicolante dall'espressione mesta, in realtà frutto di una richiesta 'messa in posa' dal giovane fotografo autodidatta, sotto i quotidiani che riportano la morte del presidente Franklin D. Roosevelt.

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Questa è anche la prima foto venduta a Look, all’epoca principale concorrente di Life Magazine, deciso a distinguersi da tutte le altre testate e l'uso che fanno delle grandi fotografie a tutta pagina, puntando sulle sequenze narrative del piccolo formato. Sui soggetti che Kubrick fotografa per Look dal 1945 al 1950, accettando una proposta di praticantato e uno stipendio settimanale di 50 d0llari. Cinque anni trascorsi a documentare eventi e cronaca, il quotidiano in strada, insieme alle celebrità del cinema, della cultura e dello sport. Il mondo che aveva già tanto da dire sul futuro di uno sguardo destinato a farci tremare, mettendoci di fronte alla nostra spaventose ambiguità.

Stanley Kubrick, Rosemary Williams, Showgirlpinterest
©SK Film Archives/Museum of the City of New York ​
Stanley Kubrick, Rosemary Williams - Showgirl, 1948
Stanley Kubrick, Shoeshine Boy, lustrascarpepinterest
©SK Film Archives/Museum of the City of New York​​
Stanley Kubrick, from Shoeshine Boy, 1947

Interessato al modo in cui percepiamo il mondo, lo ricostruisce per lo sguardo, dedicando diversi scatti ai suoi soggetti. Tra i più celebri restano quelli puntati sul mondo del circo e sull'universo inginocchiato del lustrascarpe Mickey. Il dodicenne che vive tra le strade e i tetti di Brooklyn, guardando la gente ad altezza marciapiede e gli orizzonti che campeggiano sui poster all’entrata del cinema.

Utilizzando la macchina fotografica come strumento di sostentamento economico e di conoscenza, nel corso dei cinque anni di collaborazione con il magazine, Kubrick compie viaggi in compagnia degli avventori di una lavanderia self-service e dei singolari personaggi del circo, spaziando da una giornata alla Columbia University a quella della vita di un debuttante. La ricca eredita umana di 129 incarichi impressa in oltre 12.000 negativi, custoditi dal Museum of the City of New York e dalla Library of Congress di Washington.

È una selezione di oltre 120 fotografie dall'archivio del Museum's Look Magazine, ad animare la mostra Through a Different Lens: Stanley Kubrick Photographs al Museum of the City di New York, con l'importante fase formativa nella carriera di uno dei più famosi registi cinematografici del 20° secolo.

Le 328 pagine del volume omonimo edito da Taschen, estendono la selezione a oltre 300 immagini, rare e inedite. arricchendola con l'introduzione del noto critico fotografico Luc Sante. Un nuovo volume per la ricca biblioteca 'kubrickiana' dell’editore tedesco, che conta Stanley Kubrick's Napoleon. The Greatest Movie Never Made, The Making of Stanley Kubrick's '2001: A Space Odyssey' e The Stanley Kubrick Archives.

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©SK Film Archives/Museum of the City of New York
Stanley Kubrick, From "Faye Emerson Young Lady in a Hurry", 1950
Stanley Kubrick, coppia panchinapinterest
©SK Film Archives/Museum of the City of New York
Stanley Kubrick, da Park Benches Love is Everywhere, 1946
Stanley Kubrick, Peter Arnopinterest
©SK Film Archives/Museum of the City of New York.​
Stanley Kubrick, from "Peter Arno . . . Sophisticated Cartoonist", 1949. Arno plays the piano in his Park Avenue apartment