DIVORZIO BREVE - Arriva il matrimonio 2.0. Se la riforma approvata alla Camera sarà confermata, basteranno 12 mesi per le separazioni giudiziali e sei per quelle consensuali. C’è chi crede che la nuova legge incoraggerà i conviventi a sposarsi, ma intanto negli Usa in alcuni Stati si divorzia già a due soli mesi dall'inizio delle pratiche. Sono gli addii lampo la nuova direzione? Un titolo per vedere che cosa capita dopo: I Middlestein, di Jami Attenberg (Giuntina, 15 euro, 224 pagine).

Piace: a chi crede che dall'infelicità (propria e altrui) si possa sempre imparare qualcosa.

La storia: Edie mangia smodatamente e si dilata a dismisura, incapace di colmare in altro modo i suoi vuoti, incurante di sé e delle esigenze di Richard. Edie trova nel cibo un luogo per nascondersi; Richard cerca nel divorzio l'unica possibile via di fuga. Il secondo atto della vita dei Middlestein incomincia da una separazione. Fine dell'infelicità di coppia, inizio di una catena di smarrimenti che ridisegnano i percorsi emotivi e sentimentali dei due ex e famiglia. Ritratto di trent'anni di matrimonio rivisitati partendo dalla fine.

Tre motivi per amarla: l'ironia della Attenberg, che sa rendere lieve, commovente e comica anche la cronaca di una deflagrazione; Edie e Robin, madre e figlia, e Rachelle, la nuora che mangia solo crudité: femminilità ricche, luminose, complesse; Richard, quando afferma che nessuno mai deve illudersi di dare per scontato il proprio diritto a una felicità garantita.

Segnalibro: a pagina 14. «C'è qualcosa che devo dirti prima di andare a casa» aveva detto sua madre, il respiro affannoso, grassa e goffa sotto il cappotto di pelliccia, nessun lembo di carne visibile se non il volto color stucco, il mento cadente e il collo pieno di pieghe. «Tuo padre mi ha lasciata. Si è stufato». «E' uno scherzo» disse Robin. «No, è vero» disse sua madre. «E' scappato e non ha intenzione di ritornare». Che modo bizzarro di esprimersi, si rese conto Robin più tardi. Come se suo padre fosse stato trattato come una bestiola domestica, intrappolato in una gabbia foderata con un giornale sporco di cacca.

Scaffale: Partner Disfunzionali/Storie americane di famiglie ebraiche. Da non farsi mancare, in questo filone, Il lamento del prepuzio, di Shalom Auslander, e Lamento di Portnoy, di Philip Roth.

Colpo di fulmine: al banchetto del b'nei mitzvah, con gli invitati che osservano il disastro. "E dov'erano andati Edie e Richard, i nostri amici, la nostra quinta coppia? Non riuscivamo a guardarla seduta là accanto a noi. Non volevamo immaginare che anche i nostri coniugi potessero diventare come Edie, che aveva smesso di avere cura di sé, o come Richard, che aveva smesso di prendersi cura di Edie. La stanza divenne gelida all'improvviso per una miscela disgustosa di crepacuore e di mortalità. [...] Pensavamo alla nostra vita assieme, come eravamo saliti e caduti per poi risalire di nuovo, insieme; e poi andammo a casa, prendemmo fra le braccia i nostri coniugi e facemmo l'amore. E c'era conforto in tutto questo, non avevamo freddo, non eravamo soli, avevamo qualcuno a cui tenersi stretti nella notte, i nostri corpi erano ancora caldi, noi non eravamo loro, e non eravamo ancora morti".

Modalità di lettura: sulle note di So You Think You Can Dance, colonna sonora della festa. Da ascoltare in tivù quando La5 manda in onda l'omonimo talent americano di cui è sigla.

Che cosa dice chi continua a sfogliarlo: che la finzione spiega anche più della realtà. Sul divorzio, e non solo. La prova: il romanzo è stato inserito tra i testi obbligatori del master in Scienza della nutrizione dell’università di Portland, Oregon.

Che cosa comprare dopo: se, come per Edie, alcuni dei vostri problemi dipendono da un difficile rapporto col cibo, The China Study, di T. Colin Campbell e Thomas M. Campbell (Macro Edozioni, 17 euro, 384 pagine), forse il più autorevole studio pubblicato su salute e alimentazione, trent’anni di ricerca resi accessibili a chiunque. Per fare il punto sul menu di casa.

Bookcrossing: possibile cedere una copia de I Middlestein solo in cambio di: n. 1 copie di Le correzioni, di Jonathan Franzen (Einaudi, 14 euro e 50, 604 pagine), grande sponsor di questa opera prima e impagabile negli affreschi di famiglie “quasi normali” cui qualcosa di terribile sta per accadere.

Bookstagrams, bookblog per booklover spericolati, ha per protagonisti i librai. L'obiettivo: trasformare parole, idee e fatti in (inattesi) link verso i loro (e i nostri) libri del cuore. I titoli di questa settimana sono stati scelti e commentati da Fabrizio Piazza, libreria Modusvivendi, via Quintino Sella 79, Palermo.