"Tutto diventa un po’ diverso appena lo si dice a voce alta" Hermann Hesse

La donna che c’è in copertina sorride sempre. Da bambina era dislessica e aveva la sindrome da deficit di attenzione. Ha ereditato un corpo formoso o, come direbbe lei, è grassa. Ashley Graham ha una voce potente e un corpo voluttuoso, ogni giorno si ripete che è coraggiosa e bella, e dice di aver smesso di rivolgersi agli uomini e al cibo per avere amore. Oggi è considerata un marchio, ha milioni di follower ed è un’influencer che sta portando una rivoluzione nella moda. Nella nostra intervista racconta che è contenta di essere un’apripista con la sua taglia diversa da quella delle modelle tradizionali, ma che l’importante è che il mondo diventi più inclusivo: anche una sola persona, dice, può mettere in moto il cambiamento. Ed è vero.

In questo numero c’è un’altra donna coraggiosa e determinata: Laurie Marker, la più grande esperta di ghepardi del mondo. Ha lasciato l’America per la Namibia e ha abbracciato la causa di questi animali fragili e meravigliosi che rischiano di estinguersi tra pochi decenni. La sua è una storia di appassionante ostinazione, esemplare e tenace come quelle di Dian Fossey con i gorilla e Jane Goodall con gli scimpanzé. Sosteniamola con tutti i mezzi che abbiamo: ho vissuto in Africa e so quanto sia difficile la sua impresa. Laurie Marker crede nell’etica dell’ubuntu - ogni cosa che facciamo ha riflesso su qualcun altro, c’è un legame universale di scambio - e nel difendere gli animali protegge anche la comunità degli uomini che da loro possono trarre beneficio. Aprile è il mese della Terra. Mi emozionano i ragazzi che scendono in piazza e si mobilitano contro il climate change e per salvare il pianeta. O per far votare i giovani alle elezioni europee. Basta un hashtag? No, ma aiuta. La politica è un’arte nobile e la classe dirigente deve essere adeguata. Ma le scuole in Italia scarseggiano, come ci racconta Valeria Balocco che ha indagato su quelle di partito e sulle fondazioni apartitiche. Risultato: ci vuole più formazione e meno proselitismo.

E davvero dobbiamo usare i social con le migliori intenzioni: ce ne parlano in tanti in questo numero, dalla campionessa di nuoto Margherita Panziera, al poeta della moda, Pierpaolo Piccioli direttore creativo di Valentino, a Isaac Carew lo chef che ha fatto innamorare la cantautrice Dua Lipa, e che è seguitissimo su Instagram.

Sui social abbiamo tutti salutato Karl Lagerfeld, la voce che risuonerà a lungo nel nostro modo di concepire l’eleganza e lo stile. È stato generoso con Marie Claire e noi lo ringraziamo. E, come faceva lui, abbracceremo sempre il presente e inventeremo il futuro. Arriva la bella stagione, buona primavera.

Questo numero di Marie Claire Italia è in edicola dal 16 aprile insieme a Marie Claire Enfants.