La 'fedele' attesa di Madama Butterfly, stuzzica la mia memoria con questa deliziosa opera fotografica di William Wegman. Non tanto con le note della celebre aria lirica di Giacomo Puccini, quanto con gli afflati della cultura contemporanea interessata alla nostra relazione con il non-umano. È l'antropomorfismo che pervade ogni aspetto della nostra esistenza e ne influenza tutte le relazioni, il vero protagonista dei ritratti che Wegman scatta ai suoi adorati cani sin dagli anni Settanta. In kimono, nudi, con parrucche, abiti e accessori di gran moda, design contemporaneo e suggestioni che rivisitano la storia dell'arte, da quasi cinque decenni Man Ray, Fay Ray e diverse generazioni di Weimaraner, mettono in scena una sorta di specchio delle brame della natura umana. Un ritratto arguto, tenero e decisamente fashion che arricchisce le pagine di William Wegman: Being Human e il progetto espositivo omonimo. In mostra per la prima volta in Nuova Zelanda, con diversi inediti esposti alla Christchurch Te Puna o Waiwhetū, comunemente nota come Christchurch Art Gallery (fino al 28 luglio 2019). Al MASI, Museo d’Arte della Svizzera italiana a Lugano (8 settembre 2019 - 6 gennaio 2020).

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Courtesy the artist © William Wegman
William Wegman - Casual 2002. Colour Polaroid photograph
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Courtesy the artist © William Wegman
William Wegman - Feathered Footwear 1999. Colour Polaroid photograph

William Wegman è un artista multimediale di fama mondiale, una figura chiave del movimento artistico concettuale della West Coast che, tra dipinti e disegni, ha coprodotto anche il video musicale di Blue Monday dei New Order, ma il mondo intero lo conosce soprattutto per i ritratti scattati per anni ai suoi cani.

Perfetti compagni di vita e tutta l'arte ispirata dal quotidiano e dal temperamento naturale di cani adorabili, rivelatesi modelli di carattere e vere muse, complici curiosi e giocherelloni. Trattati con il rispetto che molti non riservano neanche agli esseri umani, con il tipo di complicità che è concessa solo al migliore amico.

Tutto è iniziato nel 1970 con un curioso cucciolo di Weimaraner, chiamato Man Ray per la passione che manifesta subito per la macchina fotografica di Wegman e la sorprendente trasformazione che intraprende davanti all'obiettivo, diventando calmo, fermo, attento. Forse anche un po' orgoglioso, di stare al centro dell'attenzione di questo essere umano che fa tante cose strane nel suo studio, oltre a giocarci, coccolarlo e nutrirlo.

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Courtesy the artist © William Wegman
William Wegman - Cut to Reveal 1997. Colour Polaroid photograph
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Courtesy the artist © William Wegman
William Wegman - On Base 2007. Colour Polaroid photograph

Il rapporto esplorato da Wegman con Man Ray diventa ben presto una grande fonte d'ispirazione, ma è il temperamento da musa di Fay Ray a conquistare la celebrità negli anni Ottanta. Fay diventata subito una star, apparsa anche in celebri programmi tv per bambini come Sesame Street. È la protagonista talentuosa di polaroid giganti (scattate con il vecchio apparecchio panoramico 20 x 24 pollici) che strizzano l'occhio buono alla storia dell'arte. Ritratta con lussureggiante frutta di plastica come nelle opere di Arcimboldo, in posa come l'ultima immagine di Man Ray (il genio Dada) o materna in vestaglia mentre abbraccia la sua cucciola Betty.

La personalità di Penny, Bobbin, Chip, Chundo, Crooky e diverse generazioni di cuccioli, anima le performance di molti altri progetti, insieme alla messa in scena delle migliori interpretazioni di cubismo e costruttivismo, concettualismo, espressionismo astratto, quanto i tradizionali generi fotografici, dal ritratto al nudo.

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Courtesy the artist © William Wegman
William Wegman - Constructivism 2014. Pigment print photograph
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Courtesy the artist © William Wegman
William Wegman - Cursive Display 2013. Pigment print photograph
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Courtesy of the Artist and Sperone Westwater Gallery © William Wegman
William Wegman - V 2017. Pigment print photograph. First published in Vogue Paris Issue Nº 979, August 2017.

Negli anni Novanta diventano anche i protagonisti di calendari e le illustrazioni fotografiche di libri per bambini. Sono apparsi anche sulle copertine di The New Yorker o National Geographic, sulle pagine di French Vogue dove Flo e Topper hanno posato in collezioni di haute couture, o nella stazione della metropolitana di New York.

Being Human sinterizza l'evoluzione di questa singolare relazione artistica che ha conquistato le pagine di libri, insieme alle pareti di gallerie e musei del mondo intero, condividendo per la prima volta inediti di un ricco archivio, rimasto a lungo inesplorato.

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