Ho fatto un viaggio e, ovviamente, tutto è diventato nuovo di colpo. Elizabeth Hardwick, da Notti insonni.

Una foto scattata in Puglia, qualche anno fa. Ricordi felici. C’è stato un tempo in cui viaggiare era per me una questione ordinaria. Poi è arrivata la pandemia e da settembre non esco dalla mia città, non era mai successo prima. Viaggiare è la cosa che mi è mancata di più nell’ultimo anno, ma nel guscio casa-lavoro ho comunque trovato un equilibrio.

Ora però sono pronta, ho già prenotato una settimana su un’isola Covid free (sindrome del distanziamento) con gli amici e penso ad agosto. Italia, Europa? Perché come dice Domenico Dolce, che ho intervistato in questo numero insieme a Stefano Gabbana, nella bella stagione non c’è posto migliore al mondo del nostro Mediterraneo.

Non credo sia così interessante vi racconti i miei progetti di vacanza, ma immagino che anche voi stiate pensando e pianificando come faccio io: le chiacchiere tra amici contemplano luoghi dove andare e magari stare insieme, mari dove rilassarsi e respirare, passeggiate in montagna e pappa buona ovunque ci si trovi.

Ma siamo fuori dalla pandemia? Ci fidiamo a partire?

In questo numero ce lo siamo domandati e abbiamo pensato a come rimetterci in movimento e divertirci con una consapevolezza diversa. Vi raccontiamo anche la speranza di abbandonare l’overtourism, le folle che hanno afflitto le nostre città d’arte, a favore di un nuovo modo di viaggiare che tuteli anche il territorio. Meno concentrazione di gente, più qualità. Qualità sarà la parola-guida della cosiddetta rinascita, una specie di mantra che ormai riguarda tutto. Più qualità nella moda che acquistiamo, contro l’accumulo smisurato di capi che non durano. Qualità del cibo prodotto rispettando l’ambiente, il nostro corpo. E anche gli animali che mangiamo, come ci raccontano le donne che hanno deciso di apprendere l’arte del disosso in Toscana.

Scusate l’eccesso di viaggi ed evasione, ma sono necessari (e aiutano a sostenere un’industria che ha sofferto più di altre). Chi non potrà farli potrà almeno sognarli e pianificarli per il futuro.

Buona lettura, e parafrasando quel celebre libro e film: mangiate, pregate che sia un’estate serena e, soprattutto, amate.