«I nostri cestini sono attualmente esauriti. Si prega di inviare un’email per essere inseriti nella lista d’attesa». Basterebbe questo messaggio per conferire al cestino di vimini lo status di it-bag. Perché, di base, questo rende una borsa una it-bag: essere così desiderabile da terminare su-bi-to. Il caso (e mail da mandare) è il rilancio del cestino di vimini usato come borsa e reso celebre da Jane Birkin. Uno degli oggetti più ri-valutati di tutti i tempi è ora diventato un micro business per un sito portoghese, LeBirkinBasket.com che in catalogo (al momento) ha solo il secchiello che negli anni Sessanta Jane Birkin indossava con jeans a zampa e T-shirt bianca senza reggiseno (nella foto di apertura dell’archivio di Getty Images, Jane è a Londra nel maggio del 1966). Uno di quei pezzi che ha fatto concorrenza - nel guardaroba della Birkin - alla celebre Birkin di Hermès, ancora oggi la seconda borsa più costosa di tutti i tempi (la prima è la Kelly di Hermès). Il cestino che è acquistabile in due formati - mignon e medio - è realizzato artigianalmente in Portogallo e, come da originale, ha un coperchietto per custodire il necessaire.

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Ma da dove arrivava il mito del cestino di vimini che Jane Birkin ha indossato per moltissimi anni (quelli della Swinging London inclusi)? Da un mercatino di Portobello Road, niente di simile a viaggi nelle isole greche tra anziane donnine che lavorano il vimini. E, ancora più iconico dello stesso cestino, è l’aneddoto che ha posto fine al look della Birkin con cestino di vimini come ha raccontato la stessa Jane ad Harper’s Bazaar «un giorno è finito sotto le ruote dell’auto del mio compagno, Jacques Doillon, che ha investito di proposito il mio celebre cestino dicendomi “è terribile che tu possa essere riconosciuta per un oggetto che indossi”!».

Si dice che la scelta di Doillon fu anche quella di mettere sotto le ruote tanto l’oggetto feticcio quanto i ricordi del ben più pericoloso feticcio “vivente”: il binomio Jane Birkin e Serge Gainsbourg. Il mito però, ci dispiace Jacques Doillon, non è affatto finito con una retromarcia (im)prevista: e il sold-out del brand interamente dedicato al celebre cestino di Jane Birkin ne è la conferma. Errori di stile che Jane Birkin non avrebbe mai commesso: indossare il cestino di vimini con abiti da Casa della Prateria (maxi tendenza della primavera 2017). Solo denim e camicie maschili, merci.