Occhiali, pinze, luce bassa, concentrazione: il più ambizioso progetto di Alta Gioielleria della maison Bulgari nasce dalla cura artigianale estrema, valore rarissimo tanto quanto le pietre che compongono alcuni dei collier più preziosi del brand romano. Perché sono 2.400 le ore di cura necessaria per realizzare una collana che lascia il segno nella storia del casato dei Serpenti: lei, la madame che si farà notare (su chi, fortunata/o?) si chiama Mediterranean Queen, ed è una collana mitologica che rinnova il suo passato importante attualizzando il desiderio.

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Presentata nella sontuosa collezione di Alta Gioielleria di Bulgari, Magnifica, la Mediterranean Queen è un coro di passaggi preziosi, come vi mostrano queste foto di making of: la sua storia trae ispirazione da uno storico collier della maison disegnato nel 1969 il cui nome è omaggio alla linea dove oro e diamanti riproducono la spuma e il movimento del mare. Protagoniste di queste onde sono le spettacolari cinque tomaline Paraiba ovali a taglio cuscino. Una scelta stilistica, quella voluta da Lucia Silvestri, che ha necessitato di un supporto discreto nella leggerezza ma ricco nella forma per contenere pietre che nell’insieme raggiungono 500 carati.

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Rarità sulla rarità le pietre sono state celebrate tra smeraldi cabochon e diamanti, un’equazione di pesi e volumi straordinaria per portare le pietre tra le più rare al mondo a contatto con la pelle senza perderne in lucentezza e comfort. Rarità alle rarità per la Queen Mediterranean: il colore delle tomaline Paraiba rendono vivido il verde acqua, il blu azzurro delle correnti mediterranee, l’azzurro potente del mare cristallino della Sardegna. Da queste acque è nata una nuova Dea.