La domanda è: può l'intimo in latex diventare romantico? Passo indietro. Quand'è che il latex è uscito dai più hot night club e ha iniziato a giocare nello stesso playground di pizzo e macramè? Non è un affaire recente, anzi, di sicuro non siamo stati attenti, ma è qualcosa che è accaduta molto molto tempo fa, quando le regole dell'intimo di pizzo sono state riscritte, quando abbiamo iniziato a indossare le bralette come accessorio da mettere in vista e quando abbiamo, non per sbaglio, indossato il reggiseno in sangallo sopra la t-shirt. Però certo, gli accessori in latex lasciano sempre un po' così, come dire, interdetti. Conservano una certa allure provocante, brillano di una strana luce propria dalle tinte dark, ammaliano con una continua e insistente richiesta di attenzioni. Quindi sì, qualche dubbio, iniziale, è più che concesso.

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Poi si scopre Mori Mori, il brand protagonista delle timeline di mezzo globo e bisogna essere pronti a rifarsi gli occhi e a incassare la risposta. Sì, la lingerie latex è ufficialmente "possibile". E provocante. E diversamente sensuale. E inversamente romantica. Diventa in un attimo un capo utile, sotto la voce lingerie sexy, un accessorio indispensabile, nel caso in cui non si voglia passare inosservati, un utile e senza tempo must-have, nel caso in cui si voglia prendere parte a una piccola rivoluzione di etichette.

Design minimal, linee discrete, poche le allusioni a quella fascia di intimo di ispirazione Moulin Rouge; al contrario una discrezione disarmante, un intimo hot che riesce a parlare anche in una iper romantica lingua d'oc. Reggiseni a balconcino, inaspettate culotte, guêpière al sapore di liquirizia tutte da mangiare.