Impalpabile come un sottile nastro di seta che sfiora il polso, prezioso come la delicatezza di movimenti in punta di falange, nati sui tavoli da lavoro di antichi bottegai. Savoir-faire francese su maglia milanese su storia svizzera, è questo l’incastro di versi atemporali, l’ingranaggio dietro la precisione/perfezione della collezione di orologi Dior La D de Dior. Dai verdi acquarellati, i madreperlati cipria, i blu stellati delle casse alle declinazioni dell’oro su cinturini mignon, gli orologi della Maison di Avenue Montaigne sono un’ode à porter del debole per le palette colori di Christian Dior e i contrasti dei cinque sensi amati da Victoire de Castellane, storica designer a strisce blu bianche e rosse dei gioielli Dior. È con un micro video ispirato alla legeresse de vie di bandiera, che ha il profumo di una rosa pennellata di pesca e magenta e il sorriso di una top del futuro (prossimo), che il casato Chiuri-de Castellane lancia la nuova campagna La D de Dior Satine. Interpretati dalla modella tedesca Anna Ewers, gli orologi Dior La Mini e La D sono la coniugazione al femminile della montre da uomo anni Settanta. Un’ispirazione che si traduce in un bisogno, in pietre pregiate e heritage tecnico inestimabile, di flashback istantaneo agli uomini della nostra vita.

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