I commoventi gioielli funebri della regina Vittoria, che ha indossato in ricordo dell’amatissimo marito, il principe Albert, e dei figli morti, verranno venduti dalla prestigiosa casa d’aste Sotheby’s a Londra. La bisnonna della regina Elisabetta è passata alla storia come una donna molto severa e moralista, ma questa immagine si sta sbiadendo piano piano mettendo insieme tutte le testimonianze dell’epoca arrivate a noi e riconsiderando il rapporto che la celebre sovrana coltivava con il marito e i suoi nove figli. La sua epoca, la seconda metà dell’800, è quella in cui l’umanità ha instaurato un rapporto meno fatalista con la morte, non più un volere divino a cui ci si doveva rassegnare freddamente, e allo stesso tempo ha decretato la nascita dell’amore romantico. Due elementi che si combinarono a perfezione nel matrimonio della regina Vittoria e il principe Alberto di Sassonia-Coburgo-Gotha e nei loro affetti familiari.

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Come racconta, in modo un po’ romanzato, anche la serie tv Victoria, la regina e il principe sono state una delle poche coppie reali della storia legate da amore vero. Lo testimoniano le molte foto in cui il loro linguaggio del corpo è evidente – cercano sempre un contatto, si guardano negli occhi -, le lettere di lei alle amiche e parenti in cui esprime gratitudine al destino per quel marito così presente, e infine anche dal numero di figli che ebbero, nove, che va molto oltre l’assolvere del dovere coniugale per garantire al regno la continuità. Dopo la morte di Albert ad appena 42 anni, Vittoria non si risposò più anche se gli sopravvisse per 40 anni. Dei suoi figli ne vide morire tre, Leopoldo, di 31 anni, Alice, di 35 anni, e il quartogenito Alfredo un anno prima di lei. Le quattro spille all’asta fanno parte del tesoro di Patricia Knatchbull, la seconda contessa Mountbatten di Birmania, cugina del principe Filippo del Regno Unito, scomparsa nel 2017, che possedeva molti gioielli Regina Vittoria e il pezzo più struggente, praticamente un oggetto "emo", è una spilla a pendente in onice, smalto e diamante su cui è scritto il nome di Alice. Sul retro, sono incise le due parole “Cara Alice” e la data 14 dicembre. Un giorno davvero funesto per la sovrana quello in cui, nel 1878, era morta la figlia, ma che 17 anni prima le aveva portato via con una triste coincidenza anche il suo grande amore Albert.