Il Nuovo Testamento degli orecchini opulenti
New York, Londra, Milano e Parigi, dalle sfilate Autunno Inverno 2020-21 è tempo di haute joaillerie.
Non è possibile risalire all’anno esatto in cui gli orecchini chandelier vengono indossati per la prima volta. Semplicemente perché vengono creati già ai tempi dell’antica Grecia, poi in Persia e in tutto il Medio Oriente. La storia, le conquiste e gli scambi commerciali li portano in Europa e da lì negli Stati Uniti d’America, dove entrano a far parte di ogni corredo femminile che si rispetti. In bronzo, oro, argento, tempestati di pietre preziosi, perle o cristalli. Spesso opulenti, i monili “a candelabro” enfatizzano in modo unico il volto di ogni donna. Anche quando indossa pantaloni neri, camicia bianca e giacca nera. Celebre è la fotografia che ritrae una giovane Frida Kahlo in un completo maschile e i suoi immancabili chandelier. Elegante, sensuale e senza tempo. Quando nascono le sfilate, quindi la moda come la si conosce oggi, si intravedono delle interpretazioni meno etniche di questi orecchini e più personali. Anche in ambito Haute Couture. Chi dimentica Annie Leibovitz immortalare una Kate Moss agli esordi mentre indossa una creazione di John Galliano per l’alta moda di Christian Dior? Tornando indietro nel tempo, si narra che l’attrice e icona di stile statunitense degli anni Venti, Josephine Baker, fosse un’amante degli orecchini chandelier tanto quanto la sua passione per lo champagne, i bei vestiti e la musica.
Tra colpi al cuore a-stagionali, sculture à porter e gioiellini di alta oreficeria da tramandare, vi abbiamo preparato un bugiardino dei gioielli moda - in aggiornamento day by day - dalle sfilate di New York, Londra, Milano e Parigi.
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