I gioielli-scultura del 2021 omaggiano Giò Pomodoro
A 90 anni dalla nascita del grande artista un viaggio nei gioielli della tradizione orafa e del design contemporaneo in 20 miniature da indossare.
Plasmava la materia, che fosse bronzo, marmo o fibra di vetro, in una continua ricerca di sperimentazione e progettualità per riuscire a rendere sempre di più la tensione plastica e il dinamismo delle forme che caratterizzano tutto il suo lavoro e che ancora oggi fanno sì che Giò Pomodoro faccia parte della grande storia dell'arte italiana. "Lo spazio, il vuoto, che vuoto non è mai, prepara, accoglie e nutre ogni epifania. Forse, per chi pratica la disciplina della scultura, l’avere coscienza di ciò è inevitabile" diceva parlando della sua arte, delle sue sculture di vuoti piene di luce, come spesso sono state definite.
Sono passati 90 anni dalla nascita del grande scultore, e le sue opere sono ancora presenti, visibili (e indossabili) nei gioielli delle collezioni odierne, miniature plastiche che racchiudono in sé spazi, vuoti e soprattutto luce. Dalla tradizione gioielliera italiana di Vhernier e Antonini fino alle ricerche sulla materia dei giovani designer presenti nella mostra Walking Treasures 5-Tesori da passeggio che inaugurerà il 4 dicembre prossimo a Milano alla Esh Gallery, evento annuale dedicato al gioiello contemporaneo, passando per il futuro prossimo, nel 2021, quando la città meneghina ospiterà la seconda edizione della Milano Jewelry Week (dal 3 al 6 giugno 2021) fino ad arrivare ai nuovi brand di gioielleria di ricerca come Jessie Thomas, con il suo orecchino Round Pearl Flat Hoops in oro riciclato e sostenibile.
Il grande scultore fu non a caso anche orafo e incisore, aveva un legame molto forte con la tradizione orafa italiana, dovuto al suo passato a bottega da un artigiano quando era un ragazzo e contribuendo poi con le sue creazioni ad una nuova concezione di gioiello d'artista, in cui il design, l'arte incontrano il mondo del gioiello. Nel secondo Dopoguerra infatti furono proprio le grandi case orafe a chiedere il contributo ad artisti, come appunto Giò e suo fratello Arnaldo, incaricandoli anche di cercare altri giovani talenti, in una sorta di scouting ante litteram. E anche in questo campo fu un precursore dei tempi, unendo il design alla tecnica orafa e alla portabilità. Non solo, per lo scultore era soprattutto importante creare gioielli accessibili per essere indossati da più persone possibili, sperimentando nuove tecniche e nuovi materiali, anche meno preziosi, come le pietre (lapislazzuli e malachite in particolare), al posto dei più preziosi smeraldi e rubini o l'utilizzo di fili di seta o di nylon per riuscire ad usare meno maglie d'oro nei bracciali (e quindi a risparmiare!). Alla produzione orafa di Giò Pomodoro è stata dedicata una mostra nel 2018 al Museo del Gioiello di Vicenza, I gioielli di Giò Pomodoro-Il segno e l'ornamento perchè spesso i gioielli erano parte integrante del suo percorso, addirittura anticipando gli esiti della sua pratica scultorea.
Scoprite nella nostra gallery i 20 gioielli moda 2021 selezionati per percorrere un viaggio nell'arte di Giò Pomodoro: il bracciale che circonda il polso valorizzandone la forma, gli orecchini dalla linea pulita ed essenziale con il loro taglio di sbieco, l'anello che intreccia l'oro bianco con l'oro rosa in un abbraccio eterno. Gioielli easy-to-wear materici e plastici, mini sculture-à-porter.
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