Low cost guerrilla. Low cost ambition. Low cost generation. Se Zara online è una certezza dei capi virali (comprese le minigonne di jeans dello scandalo) ed H&M sforna costumi che cambiano le sorti dell’estate, non dobbiamo credere che il mercato si esaurisca sparito tra due enormi colossi. Come insegna la moda alta, altissima, nel mezzo tra due enormi gruppi del lusso ci sono microcosmi che diventano poi fenomeni più virali di borse di marca antiche mezzo secolo (su tutti Vetements). Quindi tra un abito virale di Primark e una divisa hippie di H&M ci sono almeno cinque marchi low cost che dovremmo considerare molto più spesso. Quali? Questi.

1. Pixie Market.com Sofisticato, nella fascia medio-alta del low cost: qui troverete il capo che non troverai addosso alla tua collega nella stessa riunione. Sì perché qui scovate il pantalone taglio sartoriale da abbinare al caban griffatissimo.

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2. Genuine People.com. Bluse, bluse, bluse: per la serie un pezzo solo che vi cambia il look. Ecco: questo brand è anche abbordabilissimo e ancora abbastanza americano centrico da evitare il copia-incolla con la migliore amica (a meno che non vogliate dividere con lei le spese di spedizione non low cost).

3. Monki.com. Sì, più conosciuto essendo del gruppo H&M ma soprattutto in Italia non abbastanza considerato perché troppo teen. Errore: il denim dell’estate - che sia jeans o giubbino - dovreste valutarlo made in Sweden.

4. Finery London. Leggermente più alto della media è indubbio che questo sia l’online store dove trovare l’abito stampato dell’estate. Colore quanto minimalismo nelle linee. Qui ci sono i colpi al cuore. Ma non al portafogli.

5. Storets.com. Sono stati i primi a rendere un’istituzione le maniche “che finiscono nel piatto”. E hanno proseguito con la linea: un pezzo solo e ben assestato. Motivo per cui qui scegliete un mood. E votatevi.

courtesy photo Finery London