Sapevate che noi italiane siamo tra le compratrici online che utilizzano meno il reso? «Le italiane amano ricercare la qualità, sono esigenti nell'acquisto di capi customizzati e che si possono personalizzare, ma hanno ancora l'esigenza di provare il capo che acquistano online, soprattutto i jeans. È per questo che in Italia l'opzione del reso è davvero poco utilizzata, le italiane rimandano meno indietro i capi per la sostituzione in caso di taglia sbagliata rispetto ad altri paesi»: così ci aveva spiegato qui Dalbir Bains, vice-presidente della divisione moda donna di Zalando, intervistata sulle abitudini delle italiane in merito allo shopping online e quindi all'opzione del reso, che in Italia sembra essere un'abitudine che va ancora a rilento.

Ma cosa succede invece quando si deve fare una restituzione in negozio? Ovvero: cosa si deve fare (e non fare) quando si restituiscono vestiti comprati in boutique? A rispondere su WhoWhatWear arriva una mini-inchiesta di Jessica Schiffer, che ha intervistato sull'argomento una serie di esperti provenienti da negozi come e Madewell, Lululemon, LOFT e Barneys. Il risultato è un decalogo per il reso perfetto, ma sopratutto, come spiega la Schiffer, una "guida su quali comportamenti evitare se volete i vostri soldi indietro".

1. NON insistere eccessivamente. «Chi arriva con una storia elaborata e preconfezionata risulta sempre sospettoso, e porta l'incaricato alle vendite a ispezionare il capo più da vicino - spiega uno degli intervistati - ricordatevi di spiegare il perché del vostro reso brevemente e gentilmente»".

2. NON restituire un capo senza aver letto prima le istruzioni per il lavaggio e la manutenzione di quell'indumento. «Quando lavoravo da Lululemon entrò una donna decisa a restituire una gonna da tennis rovinata dal calore del ferro da stiro - racconta un altro degli intervistati - Era fermamente convinta che fosse colpa nostra. Purtroppo, se non leggi le istruzioni la colpa è tua. In poche parole, se c'è un avvertimento che tu non hai preso in considerazione non verrai rimborsato».

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3. NON trasformare il reso in un'abitudine. Ovvero: cercare di non diventare dei restitutori seriali. «Un sacco di negozi come LFT hanno una policy di reso con un limite di 700 dollari entro un periodo di 90 giorni. Ciò significa che ogni volta che restituite un capo il suo importo iniziale viene controllato da un sistema che rifiuta i prossimi resi se superate il tetto previso dallo store. Per evitare questo, e per evitare che i commessi si ricordino di voi per i frequenti resi, provate sempre tutto prima di acquistare, comprate meno su impulso e siate più decisi».

4. NON fare scenate. «Una volta una donna urlò contro tutti i dipendenti del negozio, compresi i nostri capi, lamentandosi di quanto la nostra policy di reso fosse una truffa - racconta un'altra testimonianza raccolta dalla schiffer - Abbiamo provato a fare tutto il possibile per accontentarla, offrendole pure la metà dei capi che aveva acquistato al loro prezzo attuale, ma era totalmente fuori controllo. Singhiozzava e imprecò maledicendoci per almeno quindici minuti, tanto che il nostro responsabile dovette chiamare la sicurezza e farla accompagnare fuori dal negozio».

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5. NON cercare di restituire un capo senza il cartellino o lo scontrino. La Schiffer spiega che tutti gli addetti alle vendite con i quali ha parlato hanno precisato che "la soluzione migliore è quella di mantenere l'etichetta e conservare lo scontino. La ricevuta è la cosa più importante, in quanto è la prova di un acquisto vero e proprio. Se staccate il cartellino o perdete la ricevuta, allora i capi dovranno essere davvero in perfette condizioni: non sformati e senza segni di usura né pieghe».

6. NON cercare di restituire capi che non hanno più al loro interno i nastri per l'appendiabiti. La Schiffer racconta che un intervistato ha spiegato che "i lacci per gli appendiabiti all'interno di camicie e abiti sono la prima cosa che le persone tagliano una volta acquistato un capo, ma anche una delle prime cose che un commesso cerca nel momento in cui un cliente torna in negozio per un reso. Se non ci sono non sarà possibile restituire l'acquisto".

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7. NON cercare di restituire vestiti che hai già indossato (con cura)."Oltre ad evitare di cercare di restituire capi con macchie evidenti o buchi, ricordatevi che qualsiasi segno o piega causata dal corpo sarà un evidente segno di usura", spiega la Schiffer. "Come ha sottolineato un intervistato i colletti tendono a rivelare segni di trucco che possono far sì che il vostro capo non sia idoneo al reso".

8. NON trasformare il reso in negozio di un capo acquistato online in un'abitudine. La mini-inchiesta della Schiffer rivela che i commessi odiano quando le persone cercano di restituire articoli comprati online, perché questo rallenta il negozio. «Le donne spesso ordinano lo stesso articolo in due o tre taglie diverse e in colori differenti, e poi finiscono per voler restituire tutto - racconta un intervistato - Siamo obbligati ad accettare il resto, ma quando sappiamo che non sono state aiutate nell'acquisto o che semplicemente hanno avuto il rimorso da compratrice online, ci sentiamo frustrati. La maggior parte delle richieste di reso arriva di prima mattina, cosa che ci può penalizzare per ore. Alcuni giorni abbiamo più incasso dai resi che dagli acquisti, e questa non è una buona cosa».