In un tormentone estivo che si fonda su meme a base di cv gonfiati, job description crasi tra mondi antichi e mondi digitali, come possiamo riconoscere quali sono i lavori del futuro su cui puntare tutto (o molto)? E, in un ambito come il fashion, dove la stratificazione di figure è sempre più complessa, come capire quali sono i lavori del futuro nella moda? Tra le migliori scuola di moda al mondo e le ambizioni di chi le frequenta, come riconoscere le figure chiave della moda di domani? Nell’ultima decade, infatti, editor, buyer, designer, ovvero una piccolissima rappresentanza di quel mondo, hanno subito grandi mutamenti, dovuti anche e soprattutto agli inaspettati cambiamenti che l’intero sistema moda ha (ri)generato. Quali sono, oggi, le principali priorità delle singole aziende? Come si fa a diventare fashion designer, art director, stylist, consulenti? Serve davvero una scuola? Business of Fashion prova a tirare le somme sui ruoli più importanti della moda, insieme a sei professionisti del settore. BoF individua sei tra i principali nuovi ruoli della moda: l’ingegnere di stampa 3D, lo psicologo del consumatore, l’elaboratore dati, l’esperto di ricerca e sviluppo tessuti, l’esperto di sostenibilità (forse tra le figure più ricercate e delicate) e il personal stylist. Ognuna di queste figure è nata in seguito all'estrema specializzazione di altre figure base, come il modellista, il modellista cad, per dire, il cool hunter e altre ancora.

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Come lavorare nella moda? Diventare un ingegnere di stampa 3D. L'ingegnere di stampa 3D ha un ruolo fondamentale, perché rende estremamente più rapida ed economica la produzione, rendendo così più semplice l’ingresso sul mercato da parte di nuovi designer. Questo non fa, quindi, che aumentare l’offerta da parte delle maison, aumentare di gran lunga la creatività dei singoli designer e ampliare anche l’offerta lavorativa: i costi vengono notevolmente abbattuti e viene anche meno lo sfruttamento di manodopera.

Come lavorare nella moda? Diventare psicologo del consumatore. Altra figura chiave neonata, decisamente chiave, è lo psicologo del consumatore. Ora che è caduto il para-cliché dell'outfit il cui mero scopo è solo coprirci, anzi, è ormai da tempo che ci siamo arresi al fatto che siano veri e propri biglietti da visita: bene, è compito di questi professionisti capire il perché delle nostre scelte, il come queste possano influire sulle nostre emozioni e su quelle delle persone con le quali interagiamo nel nostro quotidiano. Attenzione al lato “oscuro” di questa faccenda. Gli psicologi del consumatore, infatti, sono i migliori alleati del marketing e riescono, insieme, a creare infallibili strategie di vendite.

Come lavorare nella moda? Diventare un analista di dati. La terza figura più importante secondo Business of fashion è proprio l’analista di dati, perché grazie a professionisti come questo si riescono a prevedere con meno margini di errori le anticipazioni di tendenze, si riescono a fare previsioni più corrette e con meno sbavature: grazie a questi studi è più facile elaborare statistiche, prevedere le esigenze del consumatore e quindi posizionare sul mercato ciò che l’acquirente desidera.

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Come lavorare nella moda? L'esperto di sviluppo tessuti. La figura più affascinante, invece, sembra essere quella che cura la ricerca e lo sviluppo dei nuovi tessuti. Oggi i capi durano di più, sono più user friendly, hanno delle caratteristiche sorprendenti e, spesso, riescono anche a stupirci per le loro performance, grazie alle nuove tecnologie applicate ai filati. Resta quindi il mercato con più crescita esponenziale, quello più significativo per la moda, che appassiona dal singolo utente ai vertici più alti delle aziende. È sufficiente studiare Scienze Tessili o Ingegneria tessile: le nuove accademie e le università più all'avanguardia offrono percorsi di studio come questi; idem per gli elaboratori dati e gli psicologi, anche se per questi ultimi non è sufficiente la laurea base in psicologia, anzi, c’è bisogno di approfondire gli studi in scienze comportamentali, neuroscienze, antropologia e sociologia.

Come lavorare nella moda? Diventare esperti di sostenibilità. iIn un momento storico caldo come questo, dove l’attenzione alla sostenibilità, all'ecologia e via dicendo è di fondamentale importanza dare attenzione anche a modelli di business sostenibili, ovvero come creare i prodotti, come impattare meno sull'ambiente, come rispettare il più possibile la natura. Questo è di fondamentale importanza soprattutto per grandi colossi della moda e dell’abbigliamento in generale, ma anche per i consumatori, che sono sempre più attenti e sensibili a questo tipo di “problematica”: grazie, infatti, ai dati elaborati dagli esperti sappiamo che noi consumatori diamo molta più attenzione oggi, rispetto a ieri, a cosa compriamo.

Come lavorare nella moda? Diventare personal stylist. Un’ultima figura, meno nuova rispetto alle altre, ma comunque di fondamentale importanza è la personal stylist. Un tempo era una figura professionale che operava strettamente nei circuiti di lusso, oggi invece, è stata decisamente democratizzata e aiuta a rendere l’experience dello shopping molto più appetibile anche per i consumatori delle grandi catene, così come anche negli e-shop. Grazie infatti all'intelligenza artificiale oggi lo shopping virtuale è diventata un’esperienza davvero appagante.