La moda mare 2018 non si fa (solo) in passerella. Il ready to wear tra bagnasciuga infiniti, chioschetti nascosti, belvedere totemici nasce proprio lì dove è stato immaginato, tra un fico d’India assolato e un mulino a vento a picco sull’Egeo. Entriamo (con la mente e i desideri) nella boutique di Dior a Mykonos e l’unico suono che ascoltiamo è quello delle foglie dell’ulivo all’entrata mixato al click-clack dei sandali bassi e braccialetto alla caviglia che proviamo, indossiamo, e vogliamo portare ovunque. Sulle terrazze dell’isola greca che non dorme mai e ai festival dell’estate da tiratardi.

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Courtesy Dior

Il cielo stellato sopra di me e le leggi couture della Maison dentro il pop-up store Dior a Mykonos. Nel villaggetto di Nammos, per essere certosini. Di quelli che hanno come scenografia solo facciate bianco ottico e quelle linee minimal inventate già dagli antichi greci. Non c’è ragion pratica o pura che tenga di fronte allo shop che è un tutt’uno con il paradiso circostante. Gli ori freddi e i legni caldi, le sfumature di bianco impossibili da nominare una ad una. L’illuminazione è riservata al sole delle Cicladi e ai ricercati punti luce della boutique, installati per esaltare i capi disegnati da Maria Grazia Chiuri in edizione limitata, in occasione dell’apertura della boutique Dior. Body a strisce e cashmere impalpabili, da indossare con maxi gonne in tutte (ovvio). Twill in seta e stole in cotone leggerissimo, con scritta “J’Adior Mykonos” all over (ovvio). E poi lei, la tote bag indiscussa di stagione, la borsa Dior mare e oltre (ovvio).

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Courtesy Dior