Una doppia sorpresa ha riservato Giorgio Armani agli ospiti della sua sfilata “Privé”: una location d’eccezione come l’ambasciata italiana di Parigi e una generosità creativa che questa volta è arrivata a proporre ben 98 look.

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Un segnale positivo sinonimo di una clientela vera che non si accontenta dei classici di Armani ma vuole essere stupita anche dai suoi aspetti più femminili. Non sono infatti mancati gli applausi per le clamorose uscite rosa, più tendenti al fucsia che al rosa pallido, con tanto di mantelle e gonne in piume di struzzo. Una vitalità mondana che si è fatta notare anche con le nuvole di chiffon in testa o attorno al corpo.

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Armani crede da sempre nei modi e proprio per questo ha voluto che ogni modella sfilasse con una giravolta in ogni sala dell’ambasciata. Un movimento dimenticato, oggi, che invece fa rivivere i gloriosi anni dell’Haute Couture e permette finalmente di apprezzare i ricami luminosi, gli orecchini-gioiello o ancora le famose giacche.

Ad applaudirle c’era Tina Turner, amica e cliente da sempre, insieme a un folto e felice clan italiano come Alba Rohrwacher, Cristina Parodi, Lilli Gruber, Serena Dandini, Enzo Miccio. Tutti sereni e felici di festeggiare il Maestro nel giardino dell’ambasciata.

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Alessandro Argentieri