È un salotto dove il caffè si serve d’ordinanza con piccola pasticceria à carré, è un club dove le canzoni del karaoke rimano con versi in seta vellutata (e no, non è un ossimoro), è una camera da letto dove origliare messaggi dai segreti impalpabili, è uno studió dove le sfumature dell’anima si leggono su dipinti à porter. Dopo il lancio a New York dello scorso settembre, seguito dalle tappe di Toronto, Singapore e Los Angeles, l’evento itinerante Hermès Carré Club arriva per la prima volta in Europa, a Palazzo Bovara a Milano dal 23 al 25 novembre. Ideato da Bali Barret, Direttore Artistico delle collezioni donna Hermès, il progetto en voyage costante della casa parigina invita i partecipanti a superare i confini & i cliché legati al foulard carré Hermès per vivere un’esperienza alla scoperta della cultura della maison, in un luogo speciale che schiude tra le sue stanze: arte, artigianalità, creatività e heritage potentissimo.
Benvenuti in un luogo dove il savoir-faire si vuol mostrare / dove essere s...quadrato è un’esclusiva / dove ogni angolo è immaginazione / dove ogni Hermès carré parla di creazione. Un refrain-promessa che si fa varcando le soglie di Hermès Carré Club Milano, un open space che accoglie i visitatori di ogni generazione per avvolgerli in un percorso esplorativo-interattivo-esperienziale. A partire dalla reception, dove al check-in seguono le chiavi-in-mano di un proprio scatto-ritratto ufficiale (Carré Click), un pit-stop gourmand al Carré caffè e un altro interamente ludico in una sala di registrazione mignon a tema (Carré-OK). E ancora, la girl-room dove ascoltare le storie dei e sui foulard nati grazie a Monsieur Thierry (Carré Stories), l’atelier Carré Studio, epicentro artistico del Club, in cui designer e artisti della seta creeranno dal vivo. Dai timbri personalizzati di Gianpaolo Pagni agli sketch a tempo record di Cyrille Diatkine, gli “origami di scampoli” di Liz Stirling e i disegni animati di Ugo Gattoni e Jean-Simon Roch. Questi alcuni degli amici di maison che interverranno nelle giornate milanesi del Carré Club, dove artista siamo tutti, dove lasciare un segno indelebile tra mura couture dando il nome a uno dei 75mila colori sulle pareti del corridoio (tanti quante sono le sfumature utilizzate da Hermès dal 1937, anno di nascita del primo carré). Il finale, dite? È in un tempio della trasformazione dedicata all’hairstyling e alla bellezza senza misure ma con una sola forma…