Stella Jean, la giovane stilista italo-haitiana, ha sfilato al World Trade Organization di Ginevra, con le sue collezioni Wax & Stripes e un'esclusiva selezione di nuovi gioielli, omaggio alla cultura naïf haitiana, per il 50esimo anniversario dell'Itc, l'International Trade Centre.

La grande festa - Cotton to Catwalk: Ethical Fashion in celebration of ITC’s 50th Anniversary - si è svolta nel bianco atrio del WTO: qui Stella Jean ha fatto sfilare i capi delle ultime collezioni metissage, riflesso della sua storia personale, un madre di Haiti e un padre torinese: l’unione tra il wax dei tessuti africani, fatti a mano in Burkina Faso, mixati ad arte con le righe della camiceria maschile.

Un grande festa dove la protagonista è stata Stella Jean, ma soprattutto il progetto a cui da due anni lei partecipa: l'Ethical Fashion Initiative. Un'iniziativa nata nel 2009 grazie all'Itc che parla di moda etica, e che connette grandi stilisti a (7mila per ora) microproduttrici artigianali di paesi africani (Burkina Faso, Mali e Kenya) e Haiti. E da poco anche anche con donne palestinesi.

Un'iniziativa che collega le donne povere al mercato e che permette, con il loro lavoro, di migliorare gli standard di vita personali e delle loro famiglie. E soprattutto - come hanno spiegato Arancha González e Simone Cipriani, rispettivamente Excutive director ITC e Chief technical advisor Ethical Fashion Initiative - garantisce dignità alla loro vita.