Gonne dal taglio svasato in tartan, da portare con maglioni a collo alto e camicie dall'attitude formale ma dai volumi morbidi; minidress dalla linea ad A, in colori accesi che si fanno eleganti grazie alle maniche a sbuffo lavorate e ai colli in pizzo; e ancora tailleur pantalone bouclé che guardano all'eleganza da giorno degli anni settanta, e cappotti a vestaglia.

Una working woman, quella immaginata da Luisa Spagnoli, che prende in prestito dagli armadi stilistici dei Seventies, reinterpretando una certa grammatica modaiola a cavallo tra Londra e Parigi. E non stupisce, che questo ideale estetico rifletta una donna pragmatica, femminile eppure sempre pronta ad una riunione di lavoro. In fondo la sua fondatrice è stata negli Anni 20 del secolo scorso una delle prime business woman mai esistite, forse la prima in Italia, capace di fondare non una, ma due aziende di successo, quella di abbigliamento che porta il suo nome - ed è oggi guidata dalla sua bis-nipote, Nicoletta – e quella del Bacio Perugina. Ed è proprio Nicoletta Spagnoli, guida creativa del marchio, a suo agio tra gli ospiti che, nel suo showroom si fermano a salutarla, a spiegarci le origini di quest'ultima iterazione stilistica.

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Una collezione che, per ispirarsi, punta lo sguardo su Londra e Parigi. Ma cosa rappresentano per lei, a livello personale, queste due città, e quali ricordi la legano ad ognuna di loro?
Quando penso a Londra ricordo la mia prima volta nella città, ero una ragazzina appena uscita dal liceo, il classico viaggio di formazione, nato con l'idea di imparare l'inglese nella sua città di appartenenza. E già allora mi perdevo tra le strade facendo shopping, soprattutto da Biba. Questa collezione in effetti guarda un po' allo stile che si vedeva, e vendeva in quelle vetrine. Tra le due, è quella che preferisco: se penso a Parigi ammiro la raffinatezza di quello stile, dei tailleur bouclé così come delle maglie marinière.

E dell'Italia, delle sue origini e di quelle del marchio, cosa c'è?
Indubbiamente la maglieria, il nostro fiore all'occhiello. Per questa stagione gioca con i volumi, con cardigan lunghi e gilet rifiniti che si accompagnano alle minigonne, trovando una reinterpretazione giocosa. Le maglie in lurex sono in colori accesi e si possono portare di giorno, ma anche con un pantalone ton sur ton per la sera, eleganti ma senza eccedere. La collezione la penso anche partendo dalle mie esigenze, quelle di una donna che lavora, e la difficoltà maggiore era quella di immaginare capi che potessero trasformarsi, dal giorno alla sera, trovando il giusto equilibrio. Pensa ad una situazione nella quale sei invitata ad una festa: se non ci sono indicazioni specifiche, hai sempre timore di essere troppo elegante, overdressed. In quel senso una maglia in lurex con un pantalone e una camicia in seta sono alleati imprescindibili.

Se potesse fare un'identikit della donna che indossa questa collezione, quale sarebbe? Quali sono le sue caratteristiche?
Femminile, ma che preferisce l'eleganza sussurrata di una maglia drappeggiata agli scolli profondi. Una donna pratica, che lavora e viaggia, quindi non può perdere troppo tempo nell'armadio, e di conseguenza ha bisogno di capi che possano essere interscambiabili e utilizzabili in più occasioni.

Il suo pezzo preferito di questa collezione?
Molto difficile ma direi la gonna in tartan, abbinata al suo blazer, così come tutti i tailleur declinati su tessuti maschili, che personalmente amo molto.

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L'oggi per le donne, nell'armadio, è complesso. Qual è il consiglio di stile che vorrebbe dare alle giovani trentenni di oggi?
Puntare alla semplicità, sempre. Se nelle decadi precedenti ogni stile era riconoscibile e facile da ricreare, basti pensare agli Anni 60 e 70, oggi si tende a mischiare tendenze e influenze. Se non si possiede il background giusto, il pericolo di fare confusione è dietro l'angolo. Si può essere eleganti e di buon gusto anche con un jeans e un maglione a collo alto.

Esiste una donna che simboleggia lo stile Luisa Spagnoli?
Senza dubbio Kate Middleton, che ha indossato il marchio e anche in più occasioni, a riprova che i nostri capi durano per sempre, e superano le tendenze momentanee.