Calcestruzzo levigato a specchio, totem devozionali in quercia di recupero, minimalismi monumentali d’acciaio che aprono le porte incorniciate di nero Slimane all’architettura brutalista. La nuova boutique di Celine a Milano, voluta da Hedi Slimane, apre in via Santo Spirito 22. Incastonato tra le vie del Quadrilatero della moda meneghino, il concept store di Celine votato alle geometrie essenziali e dedicato esclusivamente alle collezioni Uomo fa parte del progetto di espansione, ristrutturazione e e restyling visivo, grafico e artistico intrapreso dal designer della maison parigina di Lvmh.

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A inaugurare il processo di révolution è stata la boutique XXL di Madison Avenue a New York, seguita poi da Tokyo e Parigi. Stringate lucide come petrolio colato, trench in tweed che sono voli di sola andata Charles de Gaulle-Heathrow, pantaloni a sigaretta che glorificano le caviglie imbiancate dal filo di Scozia, i 230 metri quadrati del nuovo negozio di Celine a Milano non saranno solo scenografia delle collezioni maschili da tour della Paris la nuit, ma anche dell’iniziativa Celine Art Project. Ovvero un bouquet di artworks site-specific, per dirla à la Slimane, una selezione di opere di artisti emergenti differenti per ogni città. Dagli Untitled in cedro rosso e argento di David Adamo ai Gate Posts, i blocchi energici di Lukas Geronimas, fino al The very White Marbles di Marie Lund, le sculture-accessorio degli spazi all'ombra della Madunina rispecchiano i refrain di Hedi Slimane & la sua prima, unica (?) intervista a Le Figaro in veste di uomo Celine: altissimo savoir-faire, assenza di etichette, rovesciamento dei codici couture borghesi.

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