Esiste ancora un modo per raccontare una delle regine più amate di sempre: (ri)scoprire Grace Kelly look incredibili, iconici, stupendi, entrati direttamente nella storia. Specialmente Grace Kelly in Christian Dior, lo stilista che ha vestito la principessa dal suo ingresso nel palazzo reale di Monaco in avanti, venendo scelto anche tramite i suoi vari eredi di poltrona nel corso degli anni. Lo stile Dior incontrava lo stile Grace Kelly, la relazione di amicizia affettuosa, di rispetto, che passò dal designer al suo erede Yves Saint Laurent fino a Marc Bohan, che dopo la morte di Dior prese in mano il marchio. Nella mostra di abiti di Grace Kelly al museo Christian Dior di Granville, in Normandia, dove lo stilista francese era nato, verranno esposti dal prossimo 17 aprile 85 vestiti tratti dal guardaroba personale della principessa e conservati a Palazzo Grimaldi a Monaco. Una data non scelta a caso, perché quest’anno sarebbe stato il 90esimo compleanno di Grace Kelly, scomparsa nel 1982 in un incidente stradale.

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La mostra si intitola “Grace of Monaco, Princess in Dior” e dipana in un viaggio visivo di alta moda il racconto sull’elegantissima attrice americana, musa di Alfred Hitchcock, che sarebbe diventata principessa scegliendo di rinunciare definitivamente al suo status di commoner e alla sua strepitosa carriera. Una delle prime borghesi a diventare nobile, la più bella di tutte da sempre e per sempre. Grace Kelly in Dior alla festa di fidanzamento al Waldorf Astoria di New York nel 1956, Grace Kelly luminosa nel Colinette di Dior (una delle storiche creazioni haute couture del designer francese, sempre dell’autunno di quell’anno) nel primo ritratto ufficiale da principessa di Monaco dopo il matrimonio con Ranieri (e Grace Kelly abito da sposa che entra nella storia del costume), riporta WWD. Ma anche la Grace Kelly in look casual, quotidiani, che incontravano il gusto deliziosamente rétro di Marc Bohan, diventato quasi uno zio elettivo per i nipoti Carolina, Stephanie e il futuro re Alberto di Monaco, con la comodità del quotidiano.

“Era l’emblema del mio stile, catturava l’attenzione ma non era mai aggressiva” ha raccontato Marc Bohan a Florence Müller, che ha curato la mostra, in un documento esclusivo. Gli chemisier, le bluse leggere, i foulard incontravano perfettamente il suo gusto, e tra i tessuti Grace Kelly favoleggiava tra lo chiffon lieve degli abiti da sera, il crêpe de chine delle bluse e il tweed dei completi che prediligeva per innata semplicità, unendo lo stile regale e naturale alla praticità richiesta dal suo ruolo privato di mamma. Una fusione perfettamente rappresentata dagli abiti a manica lunga, tra cui il celebre Bavadère dress che, a dispetto del collo alto e delle maniche al polso, era realizzato nei colori vibranti dell’epoca hippie chic filtrata attraverso la personalità di Grace Kelly. La prima principessa a dare il suo nome ad una borsa (la Kelly di Hermès) e ad aver disvelato il dietro le quinte della regalità: “Prima di Grace di Monaco, i reali erano qualcosa di privato: le principesse non erano viste spesso in pubblico o fotografate dalla stampa. Lei è stata il vero cambio di etichetta, la rottura vera”. Nessuna altra attrice di Hollywood trasformatasi in nobile per acquisizione matrimoniale (Meghan Markle ci senti???) è mai più riuscita ad eguagliare l’innata classe di Grace Kelly. Quella principessa di stile ed eleganza che ancora si scorge nell’eredità genetica di Charlotte Casiraghi. Ma questa è un’altra nobiltà.