Per un logico pensiero ci si aspettava che la collezione crociera di Alberta Ferretti fosse sulla sua imbarcazione, il Prometej un rompighiaccio di quarantaquattro metri che in passato ha ospitato qualche festa. E invece, grazie all’aiuto di Pierre Casiraghi e Beatrice Borromeo è stato concesso l’esclusivo e inavvicinabile, anche per chi possiede imbarcazioni, Yacht Club di Monte-Carlo.
La panoramica terrazza del secondo piano che affaccia sulla baia e sul palazzo Reale è stata protetta per l’occasione da una tensostruttura, causa cirri e cumuli che si sono poi dispersi portando luce, energia e calore a una sfilata in cui Alberta Ferretti si allea con la modernità delle donne di oggi.
“Per me è una collezione quasi al limite dell’eccentricità perché certe borchie, il rosso dei completi in pelle non è da tutti i giorni ma abbiamo bisogno di questi stimoli. Oggi le donne non pensano più all’età ma alla bellezza, all’essere in forma e scattanti”. E a darle ragione sono state proprio loro, le signore di Monte-Carlo: in molte hanno creduto si potesse comprare tutto il giorno dopo. Alberta fra un bicchiere di champagne Perrier-Jouet, sorrisi e flash ha dovuto spiegare la giustificata attesa fino a novembre, essendo una collezione crociera.
Pare che anche Eva Longoria abbia già adocchiato due abiti da sera, molto più castigati del look (custom made!) con vertiginoso spacco che ha portato a Cannes qualche giorno fa.
Alta, eterea ma sorridente Beatrice Borromeo è apparsa in un completo di Alberta Ferretti in chiffon salvia con lavorazioni à-jour. Di un tono di verde più deciso invece il look di Alexandra di Hannover, che con l’abito da cocktail non si è fidata degli affilati stiletto amate dalla crème de la crème di Monte-Carlo ma ha preferito solidi tacchi colonna di color argento.
Anche lei applaude le ultime uscite (foto d'apertura) che sono dedicate tutte alla capsule collection creata in collaborazione con Livia Firth e Eco-Age: capi realizzati con materiali accuratamente selezionati, "con certificazioni che garantiscono l’origine riciclata della materia, l’utilizzo di tessuti biologici e una riduzione dell’uso di sostanze chimiche. Senza dimenticare mai le condizioni lavorative di chi taglia e cuce: un rispetto doveroso nell'ottica di un armonia globale" ha aggiunto la stilista al termine della collezione.
