La rivoluzione è già qui. Just do it, o meglio, acknowledge it. Sotto forma di manichini curvy Nike sta intaccando la convinzione che soltanto le donne già magre o fitted possano vestire sportivo per le loro lunghe sessioni in palestra. Nel flagship store di Nike a Londra, il più grande e principale della capitale inglese, il manichino curvy vestito di leggings e top sportivo è il primissimo passo (di corsa veloce) verso la body inclusivity per l’abbigliamento sportivo. Modelle curvy famose e donne normali plus size sapevano già dove acquistare i costumi curvy o i vestiti per praticare sport, visto che molti brand hanno linee specifiche o taglie conformate per real women con real curves. E non è la prima volta che un negozio o un brand espongano manichini curvy e scelgano modelle normali per rappresentare la varietà bellissima dell’umanità. Ma quando si parla di brand così celebri come Nike, il concetto arriva a molte più persone. Impatto virale incluso.

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In un mercato che cresce a doppia cifra, portando i classici leggings neri a veri monumenti imprenditoriali (non a caso il marchio più venduto tra i teenager americani è Lululemon che ha come pilastri leggings, top sportivi e bra tecnici) la scelta di "palesare" il mercato con un manichino dalle forme più comuni che esclusive è una scelta di marketing attualissima. Proporzioni ben differenti da quelle immaginate nei fitting matematici e in 16:9 delle taglie classiche i manichini nello store di Nike sono arrivati su IG in pochissimo con annessi copy: "le donne curvy esistono e fanno sport, per questo hanno bisogno di sostegno extra". E di qualche centimetro in più di tessuto che non vada ritirandosi progressivamente per scarsità di superficie, mettendole a disagio proprio al massimo della performance.


“Il nuovo disegno dello spazio del negozio è solo un’altra dimostrazione dell’impegno di Nike nell’ispirare ed essere al servizio delle donne atlete. È più dello shopping, è una destinazione per celebrare lo sport in tempo per l’estate di sport, atletica e quanto altro” ha dichiarato a Refinery29 UK Sarah Hannah, general manager di Nike Women per Europa, Medio Oriente e Africa. In più, in nome della body diversity, Nike ha installato nel negozio londinese anche manichini disabili per (di)mostrare come le atlete paralimpiche non siano una minoranza da sottovalutare.