Alla sua scorsa e prima sfilata lo stilista di Schiaparelli Daniel Roseberry mi aveva detto che le sue creazioni andrebbero sempre viste con la musica. Anche se in molti hanno apprezzato Bill Evans e la sua “The Days of wine and roses”, la collezione non aveva bisogno di accompagnamenti per far sognare le sue eccentriche clienti. I tailleur pantalone e i vestiti da sera avevano una vita a parte dalla colonna sonora per essere apprezzati. Daniel, texano di nascita, che per 11 anni è stato da Thom Browne, iperbolicamente li decora con la storia del marchio e la sorpresa di accessori al limite del Dada. Sugli occhiali dorati, il logo non è sulle aste ma diventa la stessa montatura, i bottoni sono minisculture dal valore quasi sciamanico mentre gli orecchini sono come pennellate d’oro sulle orecchie. Foglie e intrecci dorati che continuano come ghirlande sui vestiti, o sulle braccia come stampe 3D. E addirittura perle e cabochon direttamente sulla pelle.

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Dalla sfilata Schiaparelli Haute Couture SS20

La sua “Doppia Fantasia”, così ha chiamato la collezione, è tutta un’ode ai volumi. I cappucci, i colli, le spalline dei vestiti? Non esistono più, diventano nuvole, il blu non è quello soffuso del cielo ma dei fiumi in piena, che come la creatività dello stilista danno nuova linfa perfino ai più già visti e famosi ricami. Come il sole della cappa “Phoebus” che torna tutto in oro o tutto in blu mare ma sempre ricamato come nel 1938 da Lesage. Ai tempi era una novità solo per Daisy Fellowes, socialite di quegli anni nonché erede delle macchine da cucire Singer. Oggi a desiderare questo marchio ci sono Cynthia Erico, Emilia Clarke, Céline Dion, Michelle Obama e Beyoncé che all’ultimo Golden Globe, in vero spirito Haute Couture, si è fatta realizzare un look esclusivo. Un momento di gioia per lo stilista che ama “vestire donne che si vogliono apparire, essere viste e amate”. Abiti per un regno del fantastico, in cui fra trame e orditi, gioielli e ricami si svelano storie e personalità di cui Elsa Schiaparelli sarebbe orgogliosa di vedere.

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Daniel Roseberry alla sfilata Schiaparelli Haute Couture SS20