Un palcoscenico virtuale, ma non solo, quello della Digital Fashion Week di Milano, in scena dal 14 al 17 luglio, trasmessa "su tutti gli schermi", come se si trattasse di un blockbuster molto atteso. La sensazione, più che da ansia da debuttanti, è quello delle prove generali di un sistema ai blocchi di partenza verso un assetto nuovo e chissà quanto temporaneo. Se il desiderio più o meno esplicito delle maison è quello di tornare ai "cari vecchi tempi" delle sfilate live, certo è che la costellazione infinita di fashion show dedicati alle stagioni cruise e pre-fall sembra destinata a spegnersi, alla luce di una rinnovata consapevolezza sul tema sostenibilità. Tra i 37 brand presenti (con alcune defezioni, come Armani che attende settembre per sfilare in co-ed) ci sono Gucci, Zegna, Missoni, DSquared2, Dolce & Gabbana, Prada e Alberta Ferretti e le loro nuove collezioni menswear s/s 2021 saranno ospitate su un digital fashion hub creato in collaborazione con Accenture, che si è avvalso dell'expertise di Microsoft per progettarne lo sviluppo. E secondo Carlo Capasa, fresco di rielezione al ruolo di presidente della Camera Nazionale della Moda italiana, trattasi di «un progetto rivoluzionario nella capacità di aprirsi a una nuova audience di non addetti ai lavori: il pubblico fatto di giovani che vivono la moda come un idioma di immagini e a cui CNMI si propone in quanto autorevole Fashion Translator del linguaggio fluido della società e della creatività».

A dargli man forte è Fabio Benasso, presidente e AD di Accenture Italia, che sostiene: «Il progetto rappresenta una tappa fondamentale in un percorso di evoluzione e ridisegno delle Fashion Week del prossimo futuro che, facendo leva sulle nuove tecnologie, combinerà e valorizzerà interazioni fisiche e digitali, ridefinendo in tal modo l'esperienza cliente e il posizionamento dei brand. La moda è un asset fondamentale per il nostro Paese e ha le energie per reinventarsi confermando la propria leadership anche nel modo post Covid-19». Nella pratica, su questo fashion hub digitale ad ogni brand sarà riservato uno slot da un'ora, scelto a loro discrezione, durante il quale raccontare la storia delle nuove collezioni attraverso le modalità più varie.

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A guadagnarsi (anche) una dimensione live, seppur con un pubblico ridotto al minimo, saranno Dolce e Gabbana ed Etro, che porterà in scena il 15 luglio al Four Seasons Hotel di Milano la collezione uomo e la pre-collezione donna s/s 2021, ovviamente raggiungibile anche in streaming attraverso le piattaforme digitali del brand e di Camera Moda. «Abbiamo deciso di presentare le collezioni con una sfilata fisica per dare un messaggio di forte positività, fondamentale in questo momento per il sistema moda e la città di Milano. Riconosciamo l’importanza del digitale ma crediamo anche che le interazioni dal vivo siano per la moda fondamentali. Siamo felici di poter coinvolgere gli invitati in un’esperienza reale, nel pieno rispetto delle norme di sicurezza vigenti e della salute pubblica, e di poter comunque raggiungere un pubblico più ampio grazie al digitale,” spiegano Kean e Veronica Etro. La dimensione di internazionalità dell'evento, impossibile laddove manca la fisicità – così come la presenza di buyer e fashion editor da ogni parte del globo –sarà garantita attraverso una collaborazione con il The New York Times, partner ufficiale nello streaming, e che quindi consentirà di seguire gli show a tutte le latitudini. Non solo vestiti però, ma anche tutto quello che ruota intorno al business dell'abbigliamento e dell'industria manifatturiera italiana, seconda voce del PIL Italiano. Il giornalista Alan Friedman, esperto di economia, della quale ha parlato per 14 anni sul Financial Times, si vedrà riservata sulla piattaforma una "institutional room", nella quale ospiterà e dialogherà esponenti politici e aziendali che stanno dando forma al presente e al futuro della moda. Per i talenti emergenti, invece ci saranno due selezioni ad hoc: l'Internation Hub Market, piattaforma di scouting per brand da ogni angolo del globo, e l'iniziativa di Camera Moda Fashion Trust, Together for Tomorrow.

Inoltre, grazie ad una partnership tra il comune di Milano e Urban Vision, azienda impegnata nella tutela del patrimonio culturale e nella riqualificazione di aree urbane, e che in questo caso farà da vero e proprio "broadcaster ufficiale", le creazioni degli stilisti saranno proiettate sugli impianti digitali sparsi nel cuore delle piazze e delle vie più prestigiose, dando vita a uno spettacolo metropolitano diffuso, permettendo a tutti di immergersi nell'atmosfera della manifestazione più importante della moda italiana. Uno sforzo, quello di questa prima digital fashion week, il cui risultato è stato ottenuto grazie al supporto del ministero degli Affari esteri e della Cooperazione internazionale e di Ice Agenzia, e che seguirà l'esempio di Londra, la cui fashion week digital si è già svolta dal 12 al 14 giugno, mentre Parigi farà altrettanto dal 9 al 13 luglio. Tentando di dare una nuova forma al futuro, non solo attraverso nuove collezioni, ma anche con una visione di sistema, che dal 14 luglio, sarà a portata di clic.