Una sfilata, fisica, reale: sarà lontano dal digitale, lo show s/s 2021 che Jacquemus organizzerà per il prossimo 16 luglio. E non poteva che essere altrimenti per un brand che ha, nella sua essenza, una certa sensualità tattile, quasi primitiva: tramite sfilate, collezioni e advertising, da più di 10 anni ormai il suo fondatore Simon Porte è capace di far sentire alle sue accolite – perché ormai, di culto laico si tratta – il calore del sole del Marocco sulla pelle, il profumo inebriante dei campi di lavanda, la brezza marina che spira forte, senza chiedere permesso, tra le vie di Marsiglia. Nostro Signore di una sensualità mutuata da maestri dell'eros à porter più sofisticato, Saint Laurent su tutti, ha creato negli anni accessori che non sono solo un'altra aggiunta al guardaroba, ma madeleine su tessuto, viatici per un mondo dei ricordi ammantato di una abbacinante capacità seduttiva, dal maxi cappello con tesa larga della collezione La Bombe alle borse da spiaggia in paglia. E mentre la digital menswear fashion week di Parigi è alle battute iniziali (si apre oggi, per concludersi il 13 luglio), il marchio ha scelto di organizzare uno show in co-ed per la spring/summer 2021, fuori dai calendari ufficiali, come succede ormai da diverse stagioni, portando alcuni selezionati ospiti in una località segreta, ma vicino Parigi, per un appuntamento che vada oltre gli schermi di un computer.


Il suo fondatore Simon Porte ha spiegato la scelta con un post Instagram, asserendo che "Un anno fa, abbiamo scelto di rallentare i ritmi, facendo sfilare l'uomo e la donna insieme, a gennaio, e a giugno. Questo ci ha permesso di ridurre il numero di show, condividere gli stessi tessuti per entrambe le collezioni, e rallentare il ritmo sia per la mia squadra che per chi collabora con noi. Più che una scelta creativa, è un modello sostenibile nel quale crediamo e che per noi funziona".

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Se dello show si sa poco altro, oltre il nome della collezione, perfettamente in tono con la narrativa portiana, L'Amour, è in effetti vero che il marchio non è nuovo a queste gite fuori porta alle quali il fashion system prende piacevolmente parte, considerandolo più un momento di defaticamento necessario nel calendario pieno di sfilate ed eventi, che un altro (tedioso) impegno lavorativo. Se nel 2019 infatti, per festeggiare i primi dieci anni del marchio, portò giornalisti e stylist tra i campi della lavanda della Provenza, nel 2019 ha lanciato la linea uomo con una sfilata su una spiaggia lontana dagli schiamazzi del porto, nella sua città natale, Marsiglia. E chissà dove porterà i fortunati che, nel rispetto del social distancing, saranno con lui il 16 luglio. Non ci resta che aspettare, per ritornare a sognare, di corpi scaldati dal sole, cappelli in paglia da esibire prendendo il sole sul terrazzo, e vestiti dai colori caldi che sfiorano corpi, onde e campi di lavanda, sentendo addosso l'estate, arte nella quale Simon Porte è indiscusso maestro.