Roma, domenica, 13 settembre. È una domenica calda, anzi caldissima, ci sono 34 gradi ma io sono felice: sono qui, nella città della Grande Bellezza, maestosa, unica e che tutti ci invidiano. Ore 16.30, conferenza stampa in Campidoglio, in presenza della sindaca Virginia Raggi, tutto è già molto speciale perché Lavinia Biagiotti riparte dalla sua città, racconta con grande passione la voglia di ricominciare e di “nuova normalità”. Lei che, lo scorso febbraio, aveva fatto sfilare, con grande senso di responsabilità a porte chiuse, la sua collezione AI 2020 in una Milano ancora frenetica ma già impaurita e silenziosa visto lo scenario che a breve l'avrebbe colpita. “Ricominciare da qui", dalla città dove la sua famiglia ha iniziato 55 anni fa, una maison storica, italiana, tutta di donne: e quasi si commuove quando, durante la conferenza, parla della nonna Delia e della mamma Laura, la stilista che le ricordava come, nel loro mestiere, ogni giorno si riparte con un foglio bianco su cui ridisegnare il futuro.

Già, il “bianco”. Laura Biagiotti era la signora del bianco che è purezza, è luce, è ottimismo. La collezione Primavera Estate 2021 si intitola Roman Renaissance e racconta di valori legati al territorio, ripartendo da Roma, dal rinascimento romano (quello di Michelangelo), pieno di bellezza, eternità, eccellenza ma che guarda al futuro, alla filiera al km Zero, alla sostenibilità che accorcia le distanze. Parla di generosità culturale, di arte e società, ricordando il forte legame della sua famiglia con i monumenti della Città Eterna perché numerosi sono i restauri a cui hanno partecipato i Biagiotti e il prossimo ce lo svela in questo pre-show: la fontana della Dea Roma, in Campidoglio, il cuore della romanità.

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Courtesy / Laura Biagiotti
Anna Cleveland

È proprio nella piazza del Campidoglio che alle 19, avvolta nella luce magica del tramonto, inizia la sfilata con le musiche del premio Oscar Ennio Morricone. Il primo look, bianco ovviamente, è indossato da Anna Cleveland, figlia della top model Pat Cleveland, entrambe donne che da sempre sfilano per il brand, trasmettendo quel valore di amicizia & moda. Ed è stupendo vederla volteggiare (sfilare e chiudere lo show) con un abito da sposa bianco in chiffon leggero: a due passi dalla fontana della Dea Roma, Anna Cleveland sembrava lei stessa una dea. Se dovessimo riassumerla in tre concetti chiave la collezione è libera, illuminante e durevole: segno di eccellenza e qualità. Il finale è strepitoso grazie alla coreografia della prima ballerina del teatro dell’Opera di Roma, Eleonora Abbagnato in abito d’oro plissé che ricordava la magnificenza di Roma, accompagnata da altre cinque ballerine del corpo di ballo romano.

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Courtesy / Laura Biagiotti
Eleonora Abbagnato

Ripartiamo da qui, dunque, da tanta bellezza che ci salverà, speriamo. È la mia prima sfilata fisica dopo mesi di esperimenti digitali, e sono felice perché è poesia vedere i vestiti muoversi sulle modelle, sembra quasi di poterli toccare, sembrano avere un loro profumo, una loro fisicità. Mi sento ottimista e, pensando alla fashion week milanese che sta per arrivare, spero, anzi ne sono certa, che anche lì troveremo un messaggio positivo di speranza che punta a costruire il domani. Il cambiamento è necessario, come lo sono la creatività e la qualità, la moda deve essere al servizio del paese, viva l’Italia e viva il made in Italy. Dobbiamo sostenere le piccole eccellenze italiane, l’artigianato che tanto ci invidiano i grandi gruppi. Brava Lavinia!

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Courtesy
Lavinia Biagiotti ed Eleonora Abbagnato