Una sfilata organizzata nel club più famoso della città e una presunta festa organizzata alla Soho House – raccontata tramite diversi video poi rimossi – che non rispettava il coprifuoco delle 9. La nuova polemica che sta montando sui social, e prontamente riportata dai quotidiani tedeschi, riguarda un evento avvenuto dopo la sfilata della maison italiana Bottega Veneta. Riavvolgendo il nastro delle voci contrastanti e contraddittorie l'inizio di questo weekend è stato segnato dalla sfilata – organizzata come la scorsa volta, alla presenza di pochi esclusivi ospiti, per poi essere registrata e condivisa nel prossimo futuro – Salon 02 di Bottega Veneta. Dopo l'evento della scorsa stagione, tenutosi a Londra, il brand di proprietà di Kering ha scelto non solo la capitale tedesca, ma anche il club il cui nome è sinonimo di nightclubbing al ritmo ossessivo della techno, il Berghain. Qui si sono ritrovati venerdì una serie di personaggi noti nel mondo della moda e della musica – dai designer Stefano Pilati a Virgil Abloh, ma anche i rapper Skepta e Burna Boy, la dj Honey Dijon, Slow Thai e l'étoile Roberto Bolle. Tutto ammissibile, considerato che gli eventi al chiuso sono permessi, nel rispetto delle classiche norme di sicurezza, igiene e distanziamento sociale. Qualche sopracciglio si è alzato alla vista di alcune celebrities fotografate all'ingresso del locale senza mascherina. Ad aver creato un generale malcontento, una serie di meme, e ad aver mandato in confusione la polizia di Berlino, è stato però un party che ha avuto luogo poco dopo nella Soho House di Berlino, nel centralissimo quartiere di Mitte.

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La dj Honey Dijon all’arrivo della sfilata di Bottega Veneta

Un party di quelli che non si vedevano da prima della pandemia che è andato ben oltre le nove, ora nella quale in Germania scatta il coprifuoco. Prontamente cancellati dopo l'insorgere delle critiche, i video erano però stati precedentemente salvati. Alla festa erano presenti anche alcuni invitati all'evento: nei video al party si riconoscono infatti il rapper Burna Boy e la dj Honey Dijon. La questione ha ovviamente scatenato le critiche di molti utenti social, che hanno visto nella festa una sfacciata arroganza per perseguire una quotidianità che la maggior parte dei tedeschi, alle prese con la terza ondata di Covid-19, non vede da diversi mesi, con misure di lockdown ancora parecchio severe. Se il management del locale ha promesso un'indagine interna, e Highsnobiety ha già tentato di raggiungere il brand per delle dichiarazioni in merito – soprattutto per sapere fosse un evento di natura privata oppure approvato e organizzato dallo stesso brand – a complicare la messa a fuoco sulla vicenda è anche l'assenza della maison dai social e la conseguente possibilità di replica a mezzo virale. E, alquanto impreparata all'accaduto era anche la polizia di Berlino, che il quotidiano Der Tagesspiel ha contattato per ottenere informazioni. «Cosa succederà in merito non è ancora chiaro» scrive il giornale. «La polizia di Berlino non ha potuto fornire alcuna informazione su possibili feste illegali alla Soho House o al Berghain domenica pomeriggio». Rimane aperta la questione sulla quale seguiranno aggiornamenti.

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Virgil Abloh arriva alla sfilata di Bottega Veneta al Berghain