I mosaici moderni che tratteggiano la passeggiata di Positano conducono in luoghi spettrali, come le cripte romaniche, quanto in mari da invidiare da cui sporge il mitico Music. In questa equazione di epoche 12 studenti del triennio della IUAD Accademia Moda di Napoli hanno trovato ispirazione per debuttare sulla loro prima passerella, un anfiteatro che sa di salsedine e luna intitolato Positano Fashion Day 2021. Un debutto settembrino fortemente voluto per ripartire, dare un twist alle vie della cittadina che rende la Costiera Amalfitana un luogo sempre più amato dagli anglofoni (a settembre è “casa” loro): il compito per gli studenti dell’Accademia di moda è di interpretare il mito dei ricami, tinte, lino e cotone grezzo che ha condotto per decenni lo stile delle estati mediterranee e lavorare negli atelier della luogo. Timidezza, confronto con la tradizione, artigianato e intrecci attuali hanno caratterizzato una notte di fine estate dove, ci si augura, gli studenti della moda di oggi diventino imprenditori e creativi consapevoli di domani: 20enni che nell'anno precedente hanno lavorato in smart, dad, e lontano dai laboratori ma anche personalità che si fanno notare nei dettagli, come la vincitrice Raffaella Petraccaro premiata con una borsa di studio da una giuria di giornalisti di Marie Claire Italia, Vogue, Style Corriere, NSS, Panorama, Il Mattino.

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Scoprire chi ha corso gli infiniti scalini a piedi nudi, chi ha chiesto l’ultimo drink al Chez Black, chi ha soggiornato a Le Sirenuse prima di scegliere il copione della vita, chi ha cenato “a mezzanotte sai che io ti penserò” al Palazzo Murat: Positano vibra, richiama, vuole togliersi di dosso il turismo usa/consuma e desidera investire nel domani. Dal Museo Archeologico Romano e i suoi ritrovamenti alle botteghe storiche del tessile a cui i ragazzi si sono ispirati per rileggere i codici artigianali della moda della costiera amalfitana: Positano Fashion Day 2021 è un debutto cittadino, italiano e non solo accademico "ma anche una possibilità per gli studenti dell’Accademia di mettere le basi per un futuro di rinascita e di nuove opportunità” ha dichiarato Michele Lettieri presidente IUAD. Nell’augurio che quella moda locale, fortemente ispirata al e dal territorio, possa compiere il primo passo effettivo verso un mood che post Pandemia sembrava certo: azzerare le stagioni, prolungare le scoperte (mare d’inverno incluso) traghettare la futura generazione di designer nella sostenibilità che se tanto deve pensare alla tecnologia per rispondere alla crisi ambientale tanto non deve aver paura di immergere le mani nel passato e tramandare, ricordare, ritrovare antichi metodi di lavorazione (come il tombolo) che assicurano il valore di un capo.