Trovare oggi un abito vintage di Azzedine Alaïa è l'acquisto della vita
In mostra a Londra il genio di Alaïa: e quindi questi sono i 5 pezzi VINTAGE da avere SUBITO.
Da pochi giorni ha inaugurato, a Londra, presso il Museo del Design, una retrospettiva sullo stilista tunisino Azzedine Alaïa, Azzedine Alaïa: The Couturier (fino al 7 ottobre 2018). Un innovatore in fatto di silhouette, un poeta in termini di tessuti, un integralista in fatto di eleganza, un innovatore tout court, un uomo facile da rimpiangere. Si dice che un Alaïa nasca ogni cent'anni: magari fosse vero, saremmo qui, tutte, ad aspettarlo, con impazienza e curiosità. Un vero ingegnere della moda, nulla era lasciato al caso, curava i suoi capi dal disegno fino all'ultimo fitting, prestando un'attenzione epica ad ogni singolo passaggio e ad ogni dettaglio. Poco prima della morte di Azzedine Alaïa, avvenuta lo scorso novembre 2017, lo stilista aveva concepito e co-curato una retrospettiva sul suo lavoro, un vero e proprio viaggio di ricerca, tutto incentrato sul suo essere anticonformista e decisamente legato al suo amore primordiale per il corpo femminile, corpo che ha saputo abbellire come pochi altri hanno saputo fare. Azzedine Alaïa, anticonformista fino al midollo, innovatore, così integro da non essersi mai voluto piegare ai trend, alle tempistiche (matte e disperatissime) delle settimane della moda, a tutto ciò che non gli è garbato.
Intanto a Londra apre il suo primo negozio al di fuori di Parigi (dove ne ha già due): anche questo era un progetto al quale il designer stava lavorando prima di morire, insieme alla sua carissima amica, Carla Sozzani, che lo ha sempre supportato e aiutato. Per questo flagship avevano, tra l'altro, scelto insieme arredamenti, location, idee. Si trova in Bond Street e all'inizio, lo spazio, aveva solo due piani, ma lui aveva già in testa di conquistare anche il terzo piano e, attualmente, i "reparti" sono così suddivisi: un primo piano è dedicato al prêt-à-porter, il secondo con aggiunta di accessori, mentre il terzo, il più prezioso, che vede protagonisti gli abiti da sera. Un crescendo, che va a culminare in ciò che al maestro è riuscito meglio: la haute couture. Innegabile: anche questo è un museo dei vestiti di Azzedine Alaïa.
Azzedine Alaïa è sempre stato affascinato da Londra, per lui rappresentava un luogo magico, pieno di intimi amici, di musei, di ottimi ristoranti, perfetto per le fughe da Parigi, proprio per la vicinanza. Marc Newson, per esempio, uno dei cari amici del couturier, amico a tal punto da aver contributo all'allestimento degli interni con le sue lampade, ma anche Pierre Paulin, con le sue sedie. E molti, molti altri ancora. Il vero intento del flagship, però, era proprio quello di avere insieme tutti i suoi amici, tutti uniti con l'unico scopo di realizzare il suo sogno: quindi non un unico collaboratore per realizzare un qualcosa di lontano dal suo mondo, ma più una sorta di gruppo di amici, che potesse ricreare un salotto, una casa, dove tutti potessero sentirsi a proprio agio.
Un biglietto per Londra? direi sì, ne vale davvero la pena. E per l'occasione abbiamo cercato i 5 must-have della vita, uno più spaziale dell'altro, cinque abiti vintage di Azzedine Alaïa da far girare a testa...
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