Kirsten Dunst è come la Primavera di Botticelli: sai che esiste ma non pensi mai a lei. Sai che è suprema, ma ti sembra impellente conoscere altre forme d’arte pop (tanto lei c’è). Kirsten Dunst incinta e di fiori vestita per Rodarte è letteralmente la div(in)a di Botticelli. È incinta, e lo è con una naturalezza che nessuna delle sue colleghe - understatement, indie, snobby etc - ha saputo vagamente imitare. Kirsten Dunst è quella donna che inaspettatamente ti sconvolge senza battere ciglio. È l’eroina silenziosa di Sofia Coppola, è la moglie dedita agli omicidi in un noir d’impronta coeniana e poi è la testimonial perfetta per Rodarte, il brand delle sorelle che hanno preso l’arte e l’hanno fatta indossare alle amiche più care (tra loro, Miranda July).

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A ritrarre Kirsten Dunst per la campagna fall winter 2018 Rodarte è la fotografa Autumn de Wilde

Kirsten Dunst con quello sguardo languido tra il divertito e il disinibito divide la scena (anche) con Kim Gordon vestita da lady maculata. Kirsten Dunst è riapparsa e la sua maternità non è affatto pubblicizzata, strumentalizzata, utilizzata al mero gossip di comunicare il suo lieto evento con una campagna pubblicitaria globale. La naturalezza con la quale Kirsten è davanti a noi, mani sul ventre e sorriso a metà, è la rappresentazione del suo menefreghismo estremo: sì sono incinta, sì sono in una campagna, sì mi vedete, ma non sono qui a raccontarvi nulla di me.